Rufo

9aprile2020


Ho redento la mia anima da tutte le penombre,ho spazzato via da me la luce crepuscolare,sono stato avvolto da una tempesta chiamata morte;ebbi riverenza per la zolla che mi coprì.La mia esistenza è stata una parete piatta e grigia incorniciata dalla notte.I miei occhi hanno letto tanto l'Esserci da farsi male.Sono stato attraversato da un bagliore di voci che furono sepolte vicino al mio cuore.Innaffiai la mia anima di sole e notte,il Nulla dispiegò i suoi mari di silenzio,una vela sanguinante puntò su di me ,ora l'oblio si fa azzurro,il tempo ha gettato la sua ombra sulla mia anima.Vidi lampeggiare la mia vita sopra acque notturne ,uno sguardo dondolante guardò passare la mia esistenza :ti amo vicina,di odio lontano,morte,vivo danzando al tuo ritmo.Quest'ora acquatica mi traghetta verso una nuova sera,una bruna escrescenza dell'anima raggiunge un altro "No" fatto chiaro dal mio respiro.Fiumi non ascoltati ,orologi non veduti,chiesi alla vita perché la vita? E la vita mi rispose : "Lasciami presto,profondo è il mondo,ogni dolore dura un'eternità,tagliente è l'aria che respiri eppure devi respirare".