Rufo

21maggio2020


L'Essere non esiste come categoria trascendentale predefinita,come struttura ontologicamente universale omnicomprensiva: c'è solo la forma ,in quanto tale vuota,dell'apparizione di un campo di senso. L'identità del reale è sfuggente ma è ciò a cui si ha accesso. Ciò che c'è è relativo ad una indefinita gamma di campi di senso. Alla realtà oggettiva non corrisponde necessariamente una realtà formale. La realtà è tutto ciò a cui noi ci possiamo riferire in maniera fattibile. La determinatezza presuppone la differenza. L'esistenza presuppone l'apparire di un campo di senso o deve esistere un campo di senso per far sì che l'esistenza appaia? Il mondo è uno spazio logico ontologico. Non appena qualcosa esiste ,esistono molteplici campi di senso. Se la conoscenza è fallibile come è possibile una conoscenza oggettiva?