Rufo

29maggio2020


La dissoluzione e la labilità sono il destino sia degli organismi biologici che delle società umane complesse. Quando un organismo o una società si trovano davanti a sfide che non riescono a risolvere grazie ad un incremento di differenziazione evolutiva regrediscono cioè ogni organismo animale o sociale che è incapace di svilupparsi ulteriormente è condannato a regredire a stadi precedentemente attraversati cioè il passato è più forte del presente e condiziona lo svolgersi degli eventi organici,psichici e sociali. La maggior parte di noi stessi resta al di fuori della nostra portata e l'io visibile è incomparabilmente più piccolo dell'io oscuro. L'allucinazione non è una percezione esteriore falsa quanto piuttosto la percezione esteriore è una allucinazione vera cioè ogni percezione è una proiezione. La realtà è ciò che rimane dopo il duro lavoro della ragione che ci conduce da deliri scomposti a ragionamenti sufficientemente ordinati: allucinazioni e deliri precedono sempre la ragione ,in principio è sempre il caos.L'intelligenza è un delirio addormentato,filogeneticamente la follia precede la salute mentale come l'allucinazione il senso della realtà.La conquista della razionalità è sempre provvisoria.Di fronte a difficoltà insuperabili l'anima sprofonda nella sua condizione originaria che è quella filogeneticamente dell'umanità delle origini.Scendendo negli abissi della follia l'uomo civilizzato riscopre in sè la belva umana.