Rufo

13 gennaio 2021


Questa notte largheggia di stelle faccio, col pensiero, il giro intero della creazione , incauto, passo dalla terra al cielo, oso così, essere felice. Una tormentosa ,tesa, profonda gioia percuote la mia anima che spera di acciuffare il possibile. Ho una veemenza verso il Vero e il gusto di ingannarmi.Una nebbia vela il mondo, le gemme annunciano l'eterno miracolo della rinascita, nulla è mio eppure ho abbastanza. Il tempo che spendo nel modo migliore è quello dedicato alla ricerca di me stesso. E' il caso che fa ardente il crepuscolo e aduna la speranza in una vita fatta di mille errori e un lampo di verità. Le apparenze mi incantano, il Nulla vibra in accordi stupendi e mi reca nella bufera della vita. Ogni disarmonia scuote il cuore e tesse il mondo che fila via,indifferente, col suo pulsare sempre uguale, così l'anima si ghiaccia e ,stordita, è abitata da estasi e tormento. Il vero è inaccettabile , solo l'autentico resta, di posteri non voglio più sentire parlare. Mi inghiotte la furiosa potenza dell'attimo che si rivela, nella sua forma compiuta, quando ciò che brilla si spegne, perché solo per un attimo è nato.L'onda del pensiero mi prende col suo vortice  e mi guida nell'angolo quieto del cielo dove fiorisce una gioia pura. Suona il mio pianto e ogni lacrima è un macigno sul mio cuore. Il vuoto Nulla si ripete nel corso labirintico della vita e rapisce la sorte di ore serene.Il cuore è avvolto da questa aurora, ombre risalgono giorni felici, mi levo tra nebbie, l'occhio,incerto, scruta alla ricerca di disperse illusioni.