Rufo

11 febbraio 2021


Ogni giorno è un congedo dalla vita,senza sgomento giungo all'assenza,con calma cancello ogni apparenza: sono destinato ad un buio così buio che è senza oscurità.Ora sento stridere più forte il vento,la nebbia raddensa la notte e ha fatto sparire il rosso torbido del crepuscolo;sciami fitti di pensieri invadono la mia mente come voci di giorni celesti. Già muove primavera ma addosso ho ancora l'inverno,vado innanzi alla mia solitudine,cerco pace nella cenere,l'avvenire matura da un angolo buio di lamenti.Evito la vita come una carogna guasta,si fa notte dentro di me ,mi affanno a trovare aria da respirare,incontrato il mondo desidero farne poltiglia.