Avvolto nel sudario del Nulla Assoluto,vivo una serie confusa di intervalli tra cose che non esistono.La mia vita è dedicata a ciò che non ho e a ciò che non desidero.Sono un freddo interludio di pietra tra due negazioni: il non-essere prima di nascere, il non-essere dopo la morte.Rigetto del mondo reale tutto ciò a cui gli altri cercano di aggrapparsi.Mi sono invaghito del Nulla nel quale mi rispecchio e al quale mi aggrappo. Nessun flusso vitale ossigena l'Essere,vivo il tempo come un naufragio che mi fa approdare nel glaciale fondo dell'abisso esistenziale: l'assoluto non-senso del vivere.Vivo mettendo in pratica il fallimento delle illusioni e delle speranze,fingendo che è possibile scoprire il significato dell'esistenza.Faccio il pieno di ogni negazione ,non colmo la solitudine,imparo ad adorare il male di vivere,ad amare il peso devastante del Nulla,esorto me stesso alla astensione e alla abdicazione: esistere autenticamente è abdicare a vivere una vita nebulosa,indecifrabile,casuale,opaca e tremula per approdare alla indifferenza ,alla desistenza,fluttuando,da vinto,negli accadimenti quotidiani.Condannato alla pena d'esistere, sono smarrito di fronte al mondo;leggo il diario della mia anima che racconta di una esistenza scandita e avvolta dalla normalità quotidiana del dire e del fare ma,dal fondo del pozzo cupo e spaventoso della mia anima ,vedo risplendere,impassibili,immote stelle lontane,ignare del mio esserci.
07 giugno 2021
Avvolto nel sudario del Nulla Assoluto,vivo una serie confusa di intervalli tra cose che non esistono.La mia vita è dedicata a ciò che non ho e a ciò che non desidero.Sono un freddo interludio di pietra tra due negazioni: il non-essere prima di nascere, il non-essere dopo la morte.Rigetto del mondo reale tutto ciò a cui gli altri cercano di aggrapparsi.Mi sono invaghito del Nulla nel quale mi rispecchio e al quale mi aggrappo. Nessun flusso vitale ossigena l'Essere,vivo il tempo come un naufragio che mi fa approdare nel glaciale fondo dell'abisso esistenziale: l'assoluto non-senso del vivere.Vivo mettendo in pratica il fallimento delle illusioni e delle speranze,fingendo che è possibile scoprire il significato dell'esistenza.Faccio il pieno di ogni negazione ,non colmo la solitudine,imparo ad adorare il male di vivere,ad amare il peso devastante del Nulla,esorto me stesso alla astensione e alla abdicazione: esistere autenticamente è abdicare a vivere una vita nebulosa,indecifrabile,casuale,opaca e tremula per approdare alla indifferenza ,alla desistenza,fluttuando,da vinto,negli accadimenti quotidiani.Condannato alla pena d'esistere, sono smarrito di fronte al mondo;leggo il diario della mia anima che racconta di una esistenza scandita e avvolta dalla normalità quotidiana del dire e del fare ma,dal fondo del pozzo cupo e spaventoso della mia anima ,vedo risplendere,impassibili,immote stelle lontane,ignare del mio esserci.