Rufo

11 agosto 2021


Vivere è un errore metafisico della materia,una disattenzione della polvere.La vita mi pesa sugli occhi e sulle tempie,ho una nausea fisica per essa: il dover vivere è un orrore.Mi chino sulla vita,mi cingo di realtà,vago incorporeo ed umano dentro questa notte che batte forte sulla mia anima.Non ho rimpianti per ciò che ho perduto,ho rimorsi per ciò che ho ottenuto.Ascolto il rumore della notte che sfiora la mia anima ,prendo confidenza con abisso: il Nulla echeggia sul mio essere.Sono chi non sono:essere è non-essere,Essere è la vigilia del Nulla.Ogni giorno nasconde sconosciute nostalgie,ogni giorno è fatto di ore incompiute,di momenti successivi senza senso.Oggi sono il cadavere vivo della vita che ho perduto ieri,sono un dissipatore di rinunce,pensando divento eco ed abisso.