Rufo

07 febbraio 2022


Raggiunto il punto estremo della solitudine mi trattengo con il Nulla, il punto insostanziale a cui non so dare un nome. Rinuncio a tutte le illusioni e non mi faccio abbagliare dalla più colossale: l'Assoluto. Faccio in me un vuoto interiore pervengo ,così, ad una lucidità assoluta e capisco che tutto sarà risolto quando il divenire non avrà più senso. Felicità è vivere nel regno delle ombre trasportato fuori dalle apparenze in un vuoto trionfale. La vita è un plagio per cui posso definirmi unicamente con un "no". Tutto ciò che è profondo appartiene alla negazione, la negazione è ciò che è oltre Dio. La vita è il cattivo gusto della materia, avvicinandomi alla morte mi avvicino alla Verità.La vita si fa interessante quando non trovo risposta a qualsiasi domanda. Sono attratto da ciò che mi nega, se riesco in qualcosa mi sento un fallito. Sono felice quando sono risparmiato dalla vita, non ormeggio la mia esistenza in nessuna certezza. Vivendo assisto alla carriera trionfale del Male quindi la vita mi offre uno spettacolo ripugnante fatto di esasperazioni e stupori.