Rufo

14 settembre 2022


Sprofondo eternamente in un puro, limpido e chiaro Uno, percorro ,così, la via che mi porta da qualcosa al Nulla. Il Nulla non può mai bastarmi : più ne possiedo più ne desidero, se fossi appagato del Nulla raggiunto avrei un Nulla che mi basta cioè non avrei il Nulla. Mi sottraggo completamente al mio Essere in modo da comprendere eternamente l'essere increato, il Nulla senza nome. Il Nulla è causa prima ,è un unico Uno al si sopra dell'Essere. Quando la mia anima è cieca e non vede altro allora vede il Nulla-vera-luce. Quando l'anima giunge all'Uno e vi penetra allora trova il Nulla. Vedo tutte le creature come un nulla perché il Nulla ha in sé l'essere di tutte le creature. Il Nulla comprende l'Essere: ciò che è qualcosa è anche Nulla , devo conoscere il Nulla come Uno e l'Uno come Nulla. Quel che cerco nelle creature è tutto notte e ombre. Al di sopra di un intelletto che cerca L'Essere ce n'è un altro che non cerca e sta nel suo puro e semplice Nulla. Nel mondo creato mi annullo per procedere nell'increato e perdermi interamente , avrò così uno scrigno tutto nel Nulla. Sprofondo nel fondo senza fondo dell'anima , non voglio tornare nel mio essere qualcosa ,per me se ne sono andati tempo ed eternità. Dimoro senza contenuti nella mia vera essenza , non voglio legarmi ad alcuna determinazione , estraniarmi dal mondo è il compito più importante che ho nella vita, sono una creatura il cui Essere è fondato sul Nulla. L'anima si distoglie da tutte le cose del divenire per immergersi nel non-divenire cioè nella sua immagine eterna: essere senza modo creato è essere l'Uno.