Rufo

24 ottobre 2022


Sono un erudito del vago, i miei occhi cercano l'estasi in uno spazio lontano. Mi getto nel cuore dell'avvenire, non trovo il mio senso nel cielo così la terra mi attira e reclama la mia anima. Attraverso esitante il mondo con un'angoscia vagamente consolatoria, sono una poltiglia di carne : perché,Dio, mi hai creato se poi fessuri l'argilla di cui sono fatto in vapori che precipitano nell'assenza? Ho fatto della cenere il mio significato ultimo, esisto al candore del Nulla, vivo sotto la dolce idiozia del cielo. Ogni mio istante è reso possibile dalla indulgenza dei vermi che di me presumono la futura carogna. Percepisco l'invasione del Vuoto nella mia carne ,nel mio sangue circola il cielo,sono la delicata prefigurazione di una lapida a venire. Calpesto qualsiasi istante ,ogni istante risulta inutile. Niente di quello che accade è per me ,impigliato nel tessuto di un sogno sospiro davanti all'impossibile che ogni giorno mi regala. Conosco l'arte di devastare il tempo. Io sono colui che non sono voluto essere, disgustato dal tempo ne vengo ingurgitato, il tempo passa solo per rubarmi il respiro. Sono un impasto di argilla e torpore, una insulsa coagulazione appena distinta dalla materia inerte. Non c'è nessuna pausa che mi renda estraneo il tormento di ogni giorno: il dolore dissolve e rifà il mondo. Non c'è niente di più innaturale che la mia presenza in questo mondo, vivere è inutile ,la fine si riduce ad un gesto qualunque. L'angoscia è l'irruzione del brivido nell'equilibrio dei giorni che,come turbini repentini, giustificano necessità eterne. I fiori sono storditi dalla luce di questo mattino, parole trapassano l'aria con una tempestività inutile , esse sono macchie con cui lordare la purezza del silenzio: il silenzio è la vera immortalità che amo. Nel presente che sta morendo mi disinteresso del possibile , scivolo sulla lama del divenire senza vere la forza di andare fino in fondo alla mia ferita. L'infinito non contiene nulla, amo il supremo delirio del silenzio, fallisco nella ricerca del sublime. Non posso essere sincero senza perdermi, così ho imparato a vivere. Il giorno fa male, tutto ciò che è luce fa male ,ogni raggio di sole è una freccia che si pianta nel mio sangue, nelle mie vene pulsa il disaccordo con l'azzurro, i miei polmoni respirano in armonia con le tenebre. La vita è una putredine coperta di vernice. Ogni parola uccide il Nulla, non c'è niente di più nobile della tristezza. Scivolo sulla china di ciò che non sono, precipito lucidamente nell'assurdità di essere: la vita è un assoluto da quattro soldi!