Rufo

31 ottobre 2022


Il tempo mi travolge come un vento: va tutto bene sulla superficie della vita. Questo giorno che finisce si sfuma di notte  che racchiude la misteriosa esistenza degli astri. Le mie emozioni sono come lapislazzuli ,le certezze filtrano dall'interstizio di un delirio, viali vuoti diffondono la loro malinconia. Fiorisce una solitudine notturna ,tutto ciò che vedo è buio, aleggia,solo, qua e là un pallido chiaro di luna che rende astratta e confusa ogni cosa. Faccio parte della notte e del silenzio, tutto ciò che esiste è perché esiste un'altra cosa: nulla è ,tutto coesiste. Ogni istante in più è un inutile e falso privilegio. Tutto ciò che penso è niente, fa parte della notte e del silenzio e con esso io sono nulla, una parentesi tra me e me : io sono l'oggetto di oblio di qualche dio. La vita mi dona una deserta impressione di monotonia , sono l'assenza di me stesso, un equilibrio involontario che mi lascia desolato. La mia vita è come una giornata di pioggia monotona in cui tutto è penombra e non-avvenimento, privilegio vuoto, ragione dimenticata; mi disconosco alla luce del tedio, sono un naufrago senza tempesta .Il tempo è una serie confusa di intervalli, chiedo a quello che resta di me a cosa servono queste parole inutili consacrate alla spazzatura, in tutto questo non faccio un gesto discorde con la vita.