Rufo

13 dicembre 2022


Quando ragiono con il cuore confondo il buio con la morte, se ragiono con il cervello considero inutile l'anima. Non ho nessuna illusione che di me resti qualcosa, una voce polverosa me lo ricorda continuamente e aggiunge che non vale la pena vivere. La realtà, tutta la realtà è solo quella del mondo interiore. Una perenne nostalgia mi rode la vita, cala la sera sulla mia solitudine, tutto ciò che esiste riflette la morte del sole. Nell'atto triste di provare a volare i miei pensieri vanno sempre meno in alto. Senza niente sono più vero, ho l'angoscia di esistere incatenata in me stesso, sono tenerezza, paura e desolazione; il  mondo è metafisicamente mio. Su tutto ciò che esiste si posa il chiarore della luna e in questo momento lunare mi ignoro sapendo di esistere. Mi accarezza la certezza dell'annullamento, l'inutile mi si offre ogni giorno come un fiore , ho nostalgia perfino di ciò che non è stato nulla per me; non ho l'ossessione di una vita mancata: la mia sete di polvere mi uccide.