Rufo

05 febbraio 2023


In questa volta disegnata dal pensiero mi accorgo del disordine del cielo: distinguo un oscillare di segni, la rotazione della luce mentre si chiude il giorno. Su questo cielo di fine inverno passano poche nuvole mentre rimangono lembi di un temporale ormai lontano. Lo spazio è solcato da una silenziosa carovana di stelle che ,lenta, si dissolve prima di toccare l'arco dell'alba : adesso nessuna forma colma più l'enorme conca dell'orizzonte. Fermo davanti al sole partorisco l'ombra, divinità mute dominano la terra, attendo la pioggia che sbiadirà le ultime tracce della notte. Tutto ciò che vive è nello Spirito, nel suo cerchio silenzioso, lì abito per non perdere l'anima.Evaporo ogni giorno poco a poco, così mi perdo nelle fessure del giorno e mi ritrovo nel silenzio. Il dolore è metamorfosi, le sue cause si susseguono non viste e , infine, si mostrano per quello che sono. Ora la vista si corrompe e nel suo andare alla mente tramonta d'ogni significato.