Rufo

10 febbraio 2023


Ogni cortesia mi è sospetta, la persona gentile ha la sensibilità del sezionatore di cadaveri. Appena mi converto a qualcosa dapprima sono invidiato, poi mi si compiange ,infine vengo disprezzato. Non ho niente da dirti se non parole oziose ,sento che la terra scorre nello spazio, io ruzzolo con lei ad una velocità che mi dà il capogiro. Ho impiegato anni e anni per svegliarmi da quel sonno al quale gli altri si abbandonano. Non ho nessun compito da condurre a buon fine ,questo vale per l'intera durata della mia vita. Se considero la vita sempre vicina alla morte posso abolire tutto : nel tempo che scorre il pensiero è riempito dall'idea della fine, io mi rivolgo unicamente a quel tempo. L'erosione del mio essere è operata da mille infermità, il vuoto che ne risulta è colmato dalla presenza della coscienza , quel vuoto è la coscienza stessa. Quando soggiorno in un luogo troppo bello vado incontro ad una disgregazione morale: l'io si dissolve a contatto con il paradiso.Nego sempre tutto senza rimorsi tranne che l'essenza di un opera d'arte è l'impossibile, è la somma di tutte le cose che nel quotidiano sono rifiutate.