Rufo

18 maggio 2023


E' un mattino di luce pallida ,priva di forza, fiaccata dalla caligine, i miei pensieri vibrano ancora per un poco,poi prevale il timbro del silenzio. All'improvviso non vedo intorno a me altro che il vuoto, strane sensazioni si elevano sopra le cose. Le ore della mia vita si disperdono senza un'intima connessione , il mondo è invaso da colori grevi privi di luce: non vivo un bel nulla , la mia vita scorre oscura in una perenne indifferenza , sono sempre in attesa di un qualcosa che non accade mai. La via, tutta la vita, è un attimo spaventoso di cui non riesco minimamente a farmi un'idea. La vita è qualcosa di assolutamente muto che mi strazia gli occhi, la vita è un pensiero che riesco a malapena ad individuare. Bagliori di una gradevole malinconia sono seguiti dall'usata indifferenza: tutto ciò che trovo è meno vero di me stesso. Stare al mondo è un eterno attendere qualcosa di cui nient'altro so se non che lo attendo. Il mondo si immerge nel crepuscolo con i suoi colori che vanno disfacendosi e sullo sfondo c'è in agguato la solitudine e il silenzio. Le cose si sciolgono in parole e pensieri, la solitudine mi si rivolge con voci bisbiglianti, i giorni si posano plumbei uno dopo l'altro sulla mia anima, le strettoie del pensiero si insinuano in una azzurra lontananza nella quale si apre la porta dell'abisso.