Rufo

25 maggio 2023


Ciò che mi parla veramente è quell'indistinto che sta al di là degli stretti confini della ragione, lì trovo tutte le spiegazioni giuste che però non vogliono dire nulla. Ogni cosa appare densa di un più profondo significato, il pensiero diventa una necessità per capire il mondo, è come se i miei pensieri fossero nuvole attraverso le quali scorgo una lontananza infinita e indefinibile , il mondo, così, diventa un imbroglio e un inganno. Un sentiero pieno di svolte mi scava il cervello che è come una cosa morta che cercasse parole per dire qualcosa che in verità non si può dire. E' uno sgomento improvviso udire la musica del vento nelle foglie primaverili, il mondo si riempie di cose mute che costituiscono una risacca che si estende infinita nelle tenebre di me stesso . Una pioggia di cenere inonda i miei occhi, la complicata e dubbiosa vita sfocia in una noia densa e ostinata. Le ore di questa giornata strisciano verso il crepuscolo che avvolge il paesaggio invaso da una sterile quiete, mi metto in ascolto del buio ,la vita ha un confine invisibile , essa è come un campo fiorito di edificante serietà :mi immergo in me stesso e dormo nei miei abissi, il morire non mi è estraneo, io muoio ogni giorno mentre vivo danzando da un pensiero all'altro.