Rufo

19 settembre 2023


Sono avvolto in pesanti drappeggi di silenzio, sono in muto colloquio con me stesso: il tempo che mi è dato vivere me lo devo meritare. Il giorno è calmo e appannato,mi sottraggo alla vita e alla comunione con gli altri. All'improvviso metto addosso le mani alla Verità che emerge nuda da dietro alle apparenze. Mi sento un'anima non ancora nata, sono esposto, senza protezione, ad una raffica di dubbi . Copro d'ombra la vecchia domanda che da sempre traversa il cielo dell'anima : la vita che senso ha? Una domanda semplice che con gli anni tende a farsi accerchiante. Trasformo il momento fugace in qualcosa di permanente, in mezzo a qualsiasi forma definita c'è sempre il caos. La mente è invasa da densi pensieri intrecciati di morte, attingo la luce da una goccia d'argento per illuminare le tenebre dell'esistenza. La vita si raggela in ogni istante: sono sazio di vita in ogni momento della mia esistenza.Il mondo intero si dissolve in una pozza di pensieri: io, tu, tutti passiamo, tutti dileguiamo, nulla resta. La vita è fatta di vuoti ghirigori allarmanti,inaspettati,sconosciuti. M'è compagna preferita la mia ombra,tutto è parte dei campi della morte. Ho un bisogno istintivo di azzurro e lontananza, mare e cielo sembrano fatti dello stesso tessuto, l'aria è una garza sottile che tiene le cose dolcemente attaccate alla sua rete facendole appena ondeggiare : vivo solo per questo.