Rufo

5 ottobre 2023


Le stelle brillano in una dura fissità, sembrano uscite dalle profondità del mare, come me sono soltanto polvere e cenere. Il silenzio dipinge ciò che più temo di trovare: rovina e morte sommergono ogni cosa, la vita ha per meta la tomba, i vermi mi divoreranno. Questa notte è nera ma è una notte così che ho sospirato , pallide stelle sorgono solo nella memoria. La luna mi guarda impaurita e illumina le pigre braci del mio cuore. L'aria si fa spessa , cerco con le mani di scacciare queste nubi, la morte pone il suo dito sul tumulto della mia vita: devo prendere la morte a piccole dosi ,giorno per giorno, per poter continuare la vita. Provo una strana voluttà in pensieri di morte e sfacelo, la vita ha una tomba a suo fondamento. Cerco disperatamente di costruire pensieri, mi è propizia la notte e inviso il mattino, rivesto di parole complicate il vuoto delle idee. Sono finalmente liberato dall'enorme peso di una montagna di illusioni, elaboro una mia struttura di Tempo così la vita che sembra prodigiosamente lunga in realtà passa in un lampo. Sul mio Io oscuro l'oscurità distende i suoi veli misericordiosi . Sono trafitto dal Tempo come da una freccia, riesco a vedere al di là di queste tenebre opache ,scorgo,così,stelle purissime anche se preferirei non vedere nulla: prediligo l'oscurità e il nulla; questa notte sta finendo allora saluto le stelle una a una.