Rufo

18 maggio 2024


Tutto è in cammino, ogni luce si fa inquieta. Ho imparato la solitudine così la mia vita diventa invincibile. Nella solitudine compio me stesso e sfuggo alla felicità offrendomi ad ogni infelicità. Il mio passato spacca i suoi sepolcri e certe sofferenze sepolte vive si risvegliano. Ogni mio pensiero mi azzanna e mi fa sanguinare l'anima. Non tremo più a navigare su mari insicuri, sto docile nel fondo dei miei dolori, mi getto in un baratro di luce : questa è la mia profondità. Tacendo annuncio la mia saggezza , si levano le piovigginose nebbie della costrizione e della assenza di scopo, la volontà mi vola nell'anima. Dico un "no" immenso ed illimitato a questi esseri a metà che giacciono in fondo ad un baratro senza cielo.Preferisco lo strepito e le imprecazioni temporalesche , sosto sotto una campana azzurra e restituisco senso a tutte le cose notando che non c'è una volontà eterna. Un germe di saggezza è sparso tra stella e stella mentre ogni cosa danza sui piedi del caso: così si fa profondo il mondo.