BCE, l’ascesa di Weidmann sarebbe un bel problema per l’Italia

La corsa alla presidenza della BCE è cominciata con largo anticipo. Anche se il mandato di Mario Draghi scade tra un annetto e mezzo (ottobre 2019), la fresca nomina del nuovo vice-presidente della EuroTower ha alzato già il sipario sulla corsa alla poltrona più ambita. Il numero due dell’Eurotower sarà il ministro spagnolo dell’Economia, Luis de Guindos. Secondo molti osservatori l’arrivo di un uomo del Club Med ai vertici della banca centrale, verrà poi bilanciato dalla nomina al timone di un falco. E il nome più di rilievo è quello del capo della Bundesbank, Jens Weidmann.

Il futuro della BCE

bceMa andrà davvero così? E quali sarebbero le conseguenze? Partiamo da un dato di fatto. Mario Draghi ha dovuto superare tanti ostacoli per portare avanti il suo piano dovish di politica monetaria. Primo tra tutti le resistenze della Germania. Roba mica da ridere. Con le sue decisioni spesso coraggiose, Draghi ha messo al sicuro la moneta unica. Le sue idee però sono diametralmente opposte a quelle di Weidmann, che non ha mai smesso di vestire i panni dell’oppositore, dentro e fuori i perimetri del board Bce.

Se al momento di salutare Draghi, la scelta dovesse ricadere proprio sul banchiere tedesco, è chiaro che ci sarebbe una svolta per la BCE. Anche se il quantitative easing a quell’epoca dovrebbe essere già stato messo alle spalle da un pezzo, e magari esserci già stato un ritocchino al rialzo dei tassi. Ma anzi, forse proprio per questo c’è il rischio che la tentazione di Widmann possa essere quello di dare una bella “sgasata” al percorso di rialzo del costo del denaro. La cosa sarebbe molto deleteria per l’Italia. Abbiamo un debito che è già ai limiti della sostenibilità, e se l’inflazione non riuscisse ad annacquare l’effetto-tassi la situazione potrebbe diventare esplosiva. Un messaggio che il ministro dell’Economia Padoan ha più volte recapitato alla BCE (“l’Italia gradirebbe la continuazione di questa politica monetaria”).

BCE, l’ascesa di Weidmann sarebbe un bel problema per l’Italiaultima modifica: 2018-02-22T09:26:10+01:00da nonsparei

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