Investitori, torna il buonumore e le Borse europee corrono
Si chiude in tono positivo la giornata per le Borse del vecchio continente. La discesa dei prezzi del gas (ad Amsterdam i Ttf cedono oltre l’11% ) dopo la proposta Ue per il controllo dei pezzi, ha raffreddato i timori sull’inflazione, permettendo agli investitori di vivere una giornata positiva.
Inoltre la corsa di Wall Street sulla scia delle trimestrali, ha consolidato lo slancio.
Il bilancio per gli investitori
Alla fine della giornata l’indice FTSE MIB ha ottenuto un guadagno dello 0,93%, arrivando a 21.518 punti. Forte aumento anche per il FTSE Italia All-Share, che con il suo +1,81% termina a quota 23.170 punti.
Avanzano anche gli altri Eurolistini. Il DAX di Francoforte segna +0,92% (molti oggi hanno fatto price action scalping DAX), Londra sale di 0,24% mentre Parigi avanza dello 0,44%.
Gli investitori trascinano al rialzo anche Wall Street.
I dati di Milano
Alla chiusura della Borsa di Milano, il controvalore degli scambi daparte degli investitori è stato 1,44 miliardi di euro, in ribasso (-26,22%), rispetto a lunedì. Calano anche i volumi scambiati, che scendono da 0,54 miliardi di azioni di lunedì a 0,42 miliardi.
Annotazione: tutti gli investitori dovrebbero imparare bene che cos’è lo Stop Loss ordine.
I singoli titoli
Sul listino milanese brilla Telecom Italia (+6,36%), con le ipotesi speculazione su fondi di private equity, Cvc in primis, al lavoro su una offerta per il gruppo mentre si allungano i tempi per un accordo con Cdp.
Si mettono in luce anche DiaSorin (+4,53%), Buzzi Unicem (+3,81%) e Nexi (+3,76%).
Giornata negativa per il settore oil, con Tenaris che perde 1,99%. Male anche Eni, -1,13%.
In risalita (+38,5%) i diritti per l’aumento di capitale di Mps dopo il crollo della vigilia.
Altri mercati
Lievi passi avanti dell’euro rispetto al dollaro. Il cambio EURUSD rimane ancora sotto la soglia della parità, ma si aggira sui 0,98. Scende la sterlina dopo il rally della vigilia e segna 1,128 sul biglietto verde.
Poco mosso l’oro, profondo rosso per il petrolio che scende a 83,65 dollari per barile.
