Investitori cauti, le borse europee chiudono tutte in negativo
Giornata negativa per gli indici azionari europei. Gli investitori aspettano soprattutto di conoscere l’andamento dell’inflazione degli Stati Uniti, che verrà resa nota giovedì e venerdì, mentre monitorano con attenzione anche gli sviluppi del conflitto in Medio oriente, dove è sempre presente il rischio di allargamento ad altri Paesi.
La giornata degli investitori
Prevale così un clima di forte cautela tra gli investitori. La Borsa di Milano chiude in calo (-0,53%), con l’indice Ftse Mib -0,53% a 30.408 punti. Si chiude così una serie di tre rialzi consecutivi, iniziata giovedì scorso. Male anche il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 32.523 punti.
Il resto d’Europa conclude in discesa. Il FTSE100 di Londra segna -0,1%, debole Parigi -0,32% e anche il DAX di Francoforte -0,18%. In discesa anche Amsterdam -0,19% ma soprattutto Madrid, -1,42%.
Prevale la cautela anche a Wall Street.
NB. Molti indici di borsa si possono negoziare tramite i broker opzioni binarie in Italia.
I numeri di Milano
A Piazza Affari gli investitori hanno scambiato un controvalore pari a 2,25 miliardi di euro, in aumento rispetto agli 2,14 miliardi della seduta precedente. I volumi scambiati sono saliti da 0,48 miliardi di azioni a 0,52 miliardi.
Per quanto riguarda i singoli titoli, gli investitori hanno premiato Pirelli, 4,33%, grazie al rafforzamento di Camfin nell’azionariato del gruppo di pneumatici.
Giornata proficua anche per Moncler +1,31%, e le utility come Italgas +1,73% e Snam +1,28%.
Le vendite si sono concentrate soprattutto sui titoli bancari. Scendono pesantemente Banco Bpm -4,86%, Bper, Mps -3,34% un po’ meno Unicredit e Intesa. Deboli i titoli petroliferi, come Saipem -2,32%.
Gli altri mercati
Investitori guardinghi anche sul mercato valutario, dove l’Euro / Dollaro resta stabile attorno a 1,09 (è interessante analizzarlo tramite una ichimoku cloud strategia). Nessuna variazione di rilievo per l’oro, che rimane oltre la soglia dei 2000 dollari l’oncia.
Giornata di forti guadagni per il petrolio, dopo il tonfo di lunedì.
Sulla parità lo spread, che rimane a quota +165 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,84%.
