Commercio al dettaglio, continua l’inesorabile calo dei negozi fisici

I dati del primo trimestre del 2024 confermano una sinistra tendenza riguardo al commercio al dettaglio. Stanno sparendo i negozi fisici, le cui vetrine si stanno spostando sempre di più dalla strada al web.

I numeri sul commercio

spesa-consumi-shoppingIn base ai dati pubblicati da Confesercenti, nel primo trimestre di quest’anno hanno chiuso i battenti circa 10.000 imprese del commercio al dettaglio. Ciò vuol dire che sono spariti in media 4 negozi ogni ora. Si tratta di una cifra superiore rispetto a quella che venne registrata l’anno scorso, quando già l’allarme per il destino dei negozi fisici era elevato.

Sul bilancio finale pesa soprattutto il forte calo della natalità delle imprese. Aprire una nuova attività diventa sempre più un atto di coraggio (anche per la feroce concorrenza del commercio online) e per questo il numero di richieste è in calo. Nel primo trimestre le nuove attività del commercio al dettaglio sono state solo 7400. È eclatante fare soprattutto un confronto con quanto accadeva un decennio fa, quando nel primo trimestre il numero di nuove attività era oltre il doppio.

Situazione geografica

Questo processo di desertificazione dei negozi fisici riguarda tutto il territorio nazionale. In termini assoluti il calo più consistente riguarda la Campania, dove il saldo negativo nei primi trimestre è stato di oltre 1200 attività del commercio al dettaglio. Sul podio ci sono anche Lombardia (-1154) e Lazio (-1063).

Vola invece il commercio online

Sempre nel primo trimestre, la situazione diametralmente opposta ha riguardato l’andamento del commercio online. Gli acquisti fatti su internet infatti hanno continuato a crescere, e di questo passo le compere online cresceranno del 13% del 2024, comportando una consegna di circa 84.000 pacchi ogni ora, ma fa tutto svantaggio dei negozi fisici.

Si tratta di una situazione che ha conseguenze importanti anche per il gettito fiscale, dal momento che le piattaforme internazionali di e-commerce spesso pagano le imposte nei paesi a regimi fiscali molto più vantaggiosi. Con la riduzione dei negozi del commercio al dettaglio, cala quindi anche il gettito a favore dello Stato, e secondo Confesercenti si può stimare in circa 5,2 miliardi di euro di tasse mancate negli ultimi 10 anni.

Commercio al dettaglio, continua l’inesorabile calo dei negozi fisiciultima modifica: 2024-06-04T01:11:24+02:00da nonsparei

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