Mercati più cauti dopo l’inflazione UE, le Borse scivolano

Sono negativi in chiusura gli indici di borsa d’Europa, che vengono appesantiti dal dato sull’inflazione che non ha convinto del tutto i mercati (specie il dato core). Questo ha alimentato l’ipotesi che a luglio la BCE non effettuerà un secondo taglio dei tassi. Intanto, nel suo intervento al forum dei banchieri centrali a Sintra, Powell ha avuto un tono prudente.

Cosa è successo oggi sui mercati

A Milano si è mosso sotto la parità il FTSE MIB (-0,7%), che scende a 33.481 punti. Sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che chiude a 35.661 punti.
Anche i mercati del resto d’Europa viaggiano fiacchi. Il Dax tedesco scende dello 0,9%, e perdono quota anche il Cac40 francese (-0,3%) e l’Ibex35 spagnolo (-1,3%). Anche Londra registra una flessione dello 0,56%, mentre va in controtendenza Amsterdam.

I numeri di Milano

A Piazza Affari il controvalore degli scambi nell’ultima seduta è stato 2,3 miliardi di euro, in calo del 9,05% rispetto a ieri. I volumi scambiati sul mercato si sono attestati a 0,47 miliardi di azioni, rispetto ai 0,47 miliardi precedenti.

Per quanto riguarda i migliori titoli, gli acquisti dei mercati hanno prmeiato Diasorin (+3,4%), Stm (+2,3%) e Telecom Italia (+2,2%).
Al contrario, la giornata è stata molto pesante per i settori automotive (Iveco -3,76%; Stellantis -2,29%) e anche dalla marcia indietro dei titoli bancari: Bper -2,54% e Popolare di Sondrio -1,89%. al calo di Bper (-2,5%). Va in ribasso anche Cucinelli -2,08%.

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Gli altri mercati

Per quanto riguarda l’andamento degli altri mercati, su quello valutario l’euro/dollaro è poco mosso, per un cambio poco oltre 1,073. Risale la sterlina oltre 1,267 contro la moneta Usa. Il dollaro cambia contro yen a 161,49, in area massimi da 38 anni, con i segnali forex gratis in tempo reale che puntano ancora sul dollaro.

Tra le materie prime, il petrolio Brent tocca gli 87 dollari al barile (sulle possibili interruzioni dell’offerta dovute all’uragano Beryl) e l’oro rimane sostanzialmente stabile a 2.325 dollari l’oncia.
Lo spread migliora, toccando i +144 punti base, con un calo di 5 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 4,05%.