Economia, il Sud cresce più del Nord ma il divario resta allarmante

Si sente spesso parlare della necessità di riallineare la velocità con cui l’economia del Paese si sta muovendo, eliminando l’enorme divario che c’è ancora tra nord e sud. A tal proposito si parla molto di autonomia differenziata. A prescindere da quale sarà il futuro, rimane ancora evidente che Settentrione e Meridione viaggiano su binari diversi.

La crescita al Sud dell’economia

reddito disponibileL’ultima indagine di Demoskopika ha evidenziato l’unico punto positivo che riguarda il Sud, ovvero una crescita dell’economia che è stata superiore sia al ritmo tenuto dal Settentrione sia a quello ottenuto dal Centro Italia. Tuttavia si tratta dell’unico aspetto veramente positivo, che peraltro bisogna anche contestualizzare, dal momento che l’ottima performance del Sud dipende anche da un punto di partenza decisamente più arretrato.

Ad ogni modo, questa statistica rappresenta solo una goccia nel mare. Infatti analizzando altri fattori, la condizione di arretratezza dell’economia meridionale non solo appare in tutta la sua chiarezza, ma lancia dei segnali allarmanti. Eppure le professionalità non mancano, ma è l’intero sistema dell’economia ad essere deficitario.

I fattori che scavano un solco

Il primo aspetto da evidenziare riguarda l’occupazione. Anche se il divario tra Nord e Sud si è accorciato, il gap rimane ampio. Il tasso di occupazione al Nord sfiora il 70%, mentre al Sud supera a malapena il 48%. Se parliamo invece di disoccupazione, al Nord siamo al 4,6%, mentre al Sud arriviamo al 14%.

Reddito, ricchezza e PIL

Altri divergenze appaiono evidenti se guardiamo al reddito e alla ricchezza. Addirittura la forbice reddituale è cresciuta negli ultimi 10 anni passando da 13.000 euro a quasi 17.000 euro. Anche se al Sud i prezzi sono generalmente più bassi, il loro aumento lento comunque è un problema visto che non cambiano gli stipendi, ancorati a un decennio fa.

Un altro dato allarmante riguarda il prodotto interno lordo pro capite. L’economia settentrionale infatti ha spinto il PIL pro capite al rialzo in un decennio fino a quasi 37 mila euro. Una salita molto più blanda registrata al Sud ha portato il PIL pro capite a sfiorare appena i ventimila euro. La conseguenza è che al sud ci sono 6,7 milioni di persone a rischio povertà, contro i 2,7 milioni di persone al nord.

Economia, il Sud cresce più del Nord ma il divario resta allarmanteultima modifica: 2024-07-09T09:55:11+02:00da nonsparei

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