Mercato del petrolio, arriva un altro scossone dalla rottura col Qatar
Inizia con uno choc la settimana sul mercato del petrolio, e lo scossone arriva direttamente dal mondo mediorientale. Infatti Egitto, Arabia Saudita, Emirati e Bahrein hanno deciso di chiudere i rapporti con il Qatar. Il paese è stato accusato di non fare abbastanza per isolare i terroristi, ed anzi addirittura di aiutarli. Una presa di posizione molto forte, che non ha precedenti (va ricordato che l’emirato dovrà organizzare i Mondiali del 2022). Dal paese sono stati richiamati diplomatici, mentre sono state chiuse le vie di accesso (spazio aereo, stradale e i porti marittimi) tra i paesi. L’Arabia Saudita ha inoltre chiesto agli abitanti del Qatar di lasciare il proprio territorio entro due settimane.
Effetti immediati sul mercato del petrolio
Come detto, questo ha provocato immediati effetti sul mercato del petrolio. Dopo un viaggio iniziale senza scossoni, il WTI ha cominciato a perdere quota riavvicinandosi a quota 48 dollari. Poi però è risalito subito e rapidamente. Chiaramente, anche i migliori segnali trading gratis sicuri hanno cominciato a cambiare segno dopo queste notizie. Adesso puntano sul rialzo dell’oro nero (attualmente il Wti +1% a 48,13 dollari al barile, Brent +1% a 50,44 dollari).
Va ricordato che la settimana scorsa era stata molto negativa per il petrolio. C’era stata una ondata di vendite a partire da martedì, dopo il recupero della produzione in Libia e il timore che i tagli produzione proposti dall’Opec possano non bastare a ridurre l’eccesso di offerta globale. Complessivamente i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a luglio avevano chiuso la settimana con un calo di $ 2,14 (-4,30%). Quelli sul Brent invece hanno chiuso la settimana in ribasso di quasi cinque punti percentuali. Tutto questo per lo sconforto di chi pensava di avere opzioni binarie strategie vincenti, e invece ha dovuto fare i conti con la dura realtà.
Bisognerà adesso vedere quali sviluppi avrà questa interruzione dei rapporti diplomatici col Qatar da parte di Arabia Saudita, Emirati Arabi, Bahrain ed Egitto, per capire in che direzione si muoverà il petrolio nei prossimi giorni.