Banca Centrale Europea, Lagarde gela le aspettative del mercato
Prima del suo intervento ufficiale al Forum di Davos, la presidente della BCE Cristina Lagarde ha rilasciato un’intervista che è stata una mezza doccia fredda per i mercati finanziari, che da settimane si stavano convincendo che la Eurotower avrebbe cominciato a tagliare i tassi di interesse già in primavera.
Cosa ha detto il capo della Banca Centrale
La numero uno dell’Istituto di Francoforte ha freddato le aspettative di chi immaginava un taglio dei tassi di interesse di qui a qualche settimana, fornetto invece un altro timing. Il primo allentamento di politica monetaria potrebbe arrivare soltanto in estate, quindi almeno due o tre mesi dopo le aspettative più recenti.
Il motivo di questa prospettiva differente lo ha spiegato la stessa Lagarde: le informazioni necessarie riguardo la pressione salariale sui prezzi arriveranno solo verso la fine della primavera, e queste informazioni sono fondamentali per prendere la decisione di tagliare il costo del denaro. Secondo la numero uno della BCE, anche se l’inflazione sta andando in discesa, bisogna evitare il rischio di andare troppo di corsa con le sforbiciate, finendo poi per essere costretti a fare marcia indietro e alzare nuovamente i tassi.
Il mutamento di prospettiva del mercato
Prima delle parole del capo della Banca Centrale Europea, gli investitori erano convinti che ci sarebbe stato un taglio dei tassi di interesse entro aprile. Addirittura c’era un 30% di possibilità che ciò potesse accadere anche a marzo. Dopo le parole di Lagarde, le probabilità sono scese al 95% per un taglio entro aprile e al 20% per una riduzione a marzo.
NB. Un modo interessante per studiare l’andamento dell’euro è sfruttare il grafico Kagi trading system.
Le conseguenze
Il nuovo timing sul taglio dei tassi di interesse ha penalizzato l’euro. Il cambio tra la valuta unica e il dollaro si è riavvicinato a quota 1,08, negoziabile anche sui miglior broker per scalping. Il rendimento delle obbligazioni tedesche a due anni, sensibili ai tassi, è salito di 0,04 punti percentuali al 2,63%, ai massimi da inizio dicembre.