Guardo le tue foto … le passo a una a una …
non sono molte, una manciata solo tra quelle che mi hai mandato e altre che ho trovato là fuori …
mi piace, sul palco con la chitarra … con chi hai giocato …?
E quel bianco e nero …? Quanti anni avevi …? 20, 22 …?
Guarda come begli occhi … i tuoi occhi sorridevano …
Come hai permesso ai tuoi occhi di smettere di sorridere …?
Cosa ti hanno fatto che oggi nella tua ultima foto hai preso l’aspetto triste …?
Ricordo ancora la tua risata … era chiara e cristallina …
Ridevamo tanto … ricordi …?
Hai riso con il desiderio …!
Mi chiedo se guarderai mai le mie foto … o cosa le è successo … forse non le avrai …
In altri tempi, quando due persone che si erano scambiati foto e lettere che smettono di fumare, c’era un ultimo incontro … le lettere legate con un nastro, foto e altri ricordi per tornare al ricordo…
le mani si sfregavano, gli occhi guardavano, i cuori battevano forte … anche se tutto era finito … e ognuno tornava con i pezzi del suo cuore in una scatola …
Oggi le e-mail sono via web, anche le foto e gli addii, se sei fortunato, sono limitati a un messaggio sul cellulare …
E questo si chiama evoluzione …!
E il silenzio …? il silenzio assoluto …? Cosa significa …?
Non c’è un taglio. Non c’è chiusura. Non c’è neanche un addio …
All’improvviso un vuoto dove puoi solo sentire il silenzio e la tua stessa voce che urla echeggiare come un’eco …
È una porta chiusa o rimane aperta in qualche modo …?
Difficile da capire è l’anima umana …
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