78. figure di donna 2, confusa

Mica la fuma la sigaretta, no, la mastica quasi, ‘quello non arriva, che stronzo, adesso vado via così impara, la pausa pranzo è breve, lo sa’.
Lo sa? Boh, non gli era sembrato lucido in chat ma forse perché non scriveva bene, stavolta ha fatto finta di essere straniero. Per il resto, come sempre e come tutti gli altri. E a lei che importa, lei fa sesso, le va bene così.
Ride. Hanno tutti lo stesso copione. Sono in crisi, la moglie si nega, il matrimonio non c’è più, incontriamoci senza impegno, voglio vivere intense emozioni, hai la webcam, dammi il numero del tuo cellulare. La stessa scuola di teatro, filone comico.
Quanti sono stati sopra di lei, dentro, dovunque in lei, a dirle ‘perché non ti ho incontrato prima, ma chi sei, perché non c’eri prima, ti voglio’ – e poi, dopo un po’- ‘ma non posso’. Dopo un po’ alcuni fanno risorgere mogli e fidanzate scatenate come mai prima, come tutte avessero fatto un corso di tantra e kamasutra, e loro poverini sono stupiti di tanta disponibilità inaspettata. ‘Vai vai’, pensa lei ogni volta, mentre si accende la sigaretta dopo l’amplesso, lei, non lui, ai lui glielo impedisce, è lei che fuma, dopo, tanto per essere chiari.
Quanti per entrare nel suo letto le hanno scritto ti amo, e lei rideva, ma chi ami che nemmeno mi conosci, oppure, sempre ridendo, anch’io sto cominciando a provare qualcosa per te. Quanti che hanno spedito regalini, frasi, fiori, canzoni sì, lo stesso copione per tutti, ‘ooh grazie, che carino che sei, sì, quando ci vediamo?’, e non chiede le foto, lei, tanto potrebbero spedire quella del fotomodello russo ancora poco noto da noi, ma in ascesa nelle sfilate di Armani e quindi con belle immagini già in rete.
E lo stronzo non arriva, ‘ma lo aspetto voglio vederlo in faccia quando si accorgerà che sono ancora io invece della sconosciuta a cui ha promesso sesso e rock’n’roll ‘. Lui arriva. Lei lo guarda e prende una cartina, una presa di tabacco, fa la sua sigaretta, l’accende e la mastica, anche questa, si vede che oggi è una giornata così. Nel frattempo lui si è seduto, è nervoso, on ha detto niente, non dice niente. E nessuno dei due ha fatto dietro front, quando si sono visti. ‘Ora scopiamo’, ha pensato lei, ‘ce la farà?’, si è chiesta, ‘e senza sparare cazzate?’, si è chiesta ancora. Adesso è una sfida.

Lui non ce l’ha fatta, ‘però almeno non ha sparato cazzate, stavolta, alleluia’, pensa lei, mentre fuma lo stesso la sua sigaretta. La camera della casa di lei conosce quell’odore e quello strazio già da tempo.
‘Quanto manca al rientro? ah sì, si può fare. Ora ti faccio vedere io’, pensa lei, ‘so alcune cose di te …’. Lui è disteso su un fianco, e pensa ‘ma chi me l’ha fatto fare, potevo andare via stavolta quando ho visto che era ancora lei, che stronzo, che stronzo’. E lei non l’ha certo aiutato, è rimasta ferma sul letto con la sigaretta in bocca ‘e guarda che figura che ho fatto’ continua a ripetersi lui.
Lei adesso ha la sua sigaretta ancora in bocca quando si riavvicina a lui e gliela poggia tra le labbra. Lui si nega, dice di no. Ma lei ha molte mani in quei momenti, e lo prende per le spalle, diventa un tutt’uno con il corpo di lui. Allunga tutte le mani sul corpo di lui, che si gira, con un gemito. Non è arreso, è disperato. Forse anche lei lo è. Si mette sopra di lui e con tutto ciò che ha, mani bocca, capelli, seni, fianchi lo sfiora, lo affonda tra le lenzuola, lo rende muto di desiderio e piacere.
Poi, dopo, ‘ciao allora, non facciamoci più questi scherzi, eh?’ dice lui. ‘No, ok, tutto bene? Stai bene, tua moglie sta bene?’ ‘Sì, beh insomma, abbastanza, sai com’è’, dice lui. ‘No non lo so’, pensa lei e guarda l’orologio. Ciao, devo correre, è tardi.
E tardi, perché non ti ho incontrato prima? E’ presto, perché non ti ho incontrato dopo? E’ tardi, sono vecchio, è presto, sono giovane, è ora, ma mi sono appena impegnato. I pavidi dicono tutti queste frasi. Ma mica solo a lei, ché sarebbe il danno minore, lo dicono alla loro vita, mentre scappano.
E’ tardi, è presto? E’ adesso. Lui rimane seduto su una panchina per un po’, lei corre via al lavoro. E’ adesso, è una pausa, come sempre.
‘Signora, ha fatto tardi anche oggi’, le dice il capo, che è proprio un capo, che non è un leader infatti. ‘Prende il caffè con me? Ce l’ha una di quelle sigarette che fa lei?’ ‘Sì per il caffè, sì per la sigaretta’, risponde lei.
Una sbirciatina alla chat, ci sono messaggi. Veloce si crea un nuovo nick, ‘adesso ti faccio vedere io’, dice pensando a lui. E non è la prima volta. ‘Tanti nick quante sono le altre con cui mi hai confuso, brutto stronzo. Perché mi puoi fare di tutto’, pensa, ‘ma non confondermi mai con un’altra; mai’.
E si prepara una sigaretta. Sono solo piccole volute di fumo, piccolissime, quelle che sfumano i contorni del suo viso, confondendolo con il bianco sporco della parete.
(28 aprile 2016)

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volto di donna

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78. figure di donna 2, confusaultima modifica: 2019-04-25T10:36:08+02:00da mara.alunni