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Critical review: Impulsi sinestetici liberi ALLESTIMENTO LIBRO MODELLI


Di Barbara Augenti Impulsi sinestetici liberi   Allestimento Libro Modelli di Daniela Zannetti  in Sala 3 “Geko” di Carlo Marchetti.

 

Allestimento Libro Modelli. La sala che ospita l’Allestimento Libro Modelli 2020 di Daniela Zannetti è quella che parla della sospensione tra ciò che verrà e ciò che è avvenuto, del segreto del tempo e dei ricordi che richiamano il passato in un presente che non può essere in altro se non nel futuro e legato in cerchio con un passato che lo anticipa. Ed è un’opera che di tutta la consistenza impiegata e consumata nel passato, con il suo calore confidenziale di carboncini, acrilici, fotografie, tempere e cartamodelli ad effetti altamente vitali oltre che digitali, è un condensato di ricordi di soffitta - di opere già realizzate, di nuove suggestioni, di ricalchi, di rielaborazioni e rivalorizzazioni - divenuto un "racconto nuovo di ricordi alati".

Si potrebbe, infatti, definire in questo modo il confidenziale ma recondito regalo di Daniela: i suoi ricordi di artista, di donna e del suo instancabile fermento di adesione e condivisione. Un'effervescenza traboccante e una vorace curiosità sono la matrice del saporito ripiegamento di disegni raggrinziti dell’Allestimento, che si scartano svolgendo consapevolmente voli  mentali ed  emotivi, compiuti oltre la materia conosciuta in una luce affabile di colori naturali e poi concretizzati in tracce grafiche fuori dal coro come fili liberati dalla matassa.

E sempre vivace e briosa è anche la sua gustosa combinazione di tecniche differenti, che ha il sapore dei resti accartocciati bagnati e macchiati dal colore dei progetti appuntati, di percorsi cifrati ed alati come pagine vive di fruscii. Perché vivi e crepitanti sono quei fogli accartocciati che l’artista ci offre e che si fanno ascoltare e ricordare, in essiccate forme di madeleine proustiane, nel loro legnoso profumo di vaniglia e cellulos, degradati in un lungo tempo intriso di tempere e colori acrilici. Così, in quest’opera ospitata nella sala del Tempo, si leggono tutti i voli respirati da Daniela in quelle pagine sgualcite, intuiti nelle enigmatiche screziature, evidenziate dal fondale brunito come macchie luminose sul pianeta Cerere. Voli maturati al sole di quell'instancabile volontà ermeneutica che appartiene all'artista e di cui una cartina al tornasole dalla seduzione in porpora e smeraldo sembra voler fornire una prova decisiva e inconfutabile.

BARBARA AUGENTI

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