Un pugno nello stomaco difficile da dimenticare e già proiettato per il Palmares del 27 maggio, The Zone of Interest di Jonathan Glazer, lo splendido 80enne Harrison Ford, l’irruento battagliero Sean Penn e la bizzarra suora Cate Blanchett nella quarta giornata del festival di Cannes. Sul fronte cronaca si segnalano due falsi allarmi: uno nella notte ha costretto gli ospiti dell’hotel Martinez a scendere le lussuose scale mentre suonava l’allarme che suggeriva “senza panico” di uscire dalla struttura e un altro intorno alle 13.30 nei pressi del Palais du Festival dove è stato trovato un pacco sospetto davanti all’Ufficio del Turismo, fin quando non si è capito che era stato dimenticato da un turista. E fuori dell’hotel Carlton, uno dei simboli della Croisette, si è tenuto l’annunciato comizio della confederazione sindacale Cgt per protestare contro la riforma delle pensioni.
Le questioni sindacali sono un sottotema di Cannes 2023: solidarietà e condivisione di lotta sono stati espressi oggi dal regista di Indiana Jones e il Quadrante del destino James Mangold, dalla produttrice Lucasfilm Kathleen Kennedy e da Sean Penn. “L’industria si prende gioco di sceneggiatori e attori, li sostengo pienamente. L’uso dell’intelligenza artificiale è qualcosa di molto importante, da valutare, e l’associazione dei produttori dovrebbe chiamarsi piuttosto associazione dei banchieri. Troppi di loro non lavorano come si dovrebbe. L’intelligenza artificiale al cinema è un’oscenità umana”, ha detto Penn durante la conferenza stampa per Black Flies, diretto dal regista francese Jean-Stéphane Sauvaire, dramma straziante e doloroso sui paramedici di New York.