Maratona: Bordin, “Kiptum campione. Vicini a muro delle due ore”

“Ormai siamo sempre più vicini al muro delle due ore. Domenica è crollata la soglia psicologica delle due ore. Prima c’era un minuto e mezzo, oggi siamo vicinissimi. Gli atleti metteranno questo obiettivo nella loro testa e la testa fa tanto. L’asticella la devi mettere alta se vuoi saltare alto, sennò non ce la fai”. Così Gelindo Bordin, ex maratoneta e primo italiano a vincere la maratona olimpica ai Giochi di Seul 1988, ospite di Tempi Supplementari su Rai Radio 1 Sport, sul primato mondiale (2h00’35”) stabilito a Chicago dal keniano Kelvin Kiptum, migliorando il precedente record di 34 secondi.
    “È un tempo molto importante, dovuto anche all’evoluzione dei tempi. Più o meno ogni vent’anni si migliorano cinque-sei minuti in una maratona. Più vai veloce, più diventa difficile migliorare il tempo. Kiptum ha fatto una progressione enorme, è un ragazzo che ha poca esperienza sulla distanza, sicuramente ha grandi margini di miglioramento nel momento in cui prenderà familiarità con i 42 km. È un ragazzo giovane, un talento sulla distanza, a mio avviso abbiamo di fronte un grande campione. Se dopo appena tre maratone fa un tempo del genere, ci fa pensare che in futuro possa diventare il nuovo numero uno sulla distanza”.
    Cosa fa la differenza in questo abbassamento fisiologico dei tempi? “Innanzitutto l’evoluzione dell’uomo, fa parte della vita. Poi sicuramente i materiali e le tecnologie adottate per le calzature qualcosa regalano all’atleta. Quantificarlo diventa complesso, perché l’effetto di queste scarpe con carbonio, con nuovi materiali speciali nelle intersuole, può essere più o meno grande, dipende anche dall’attitudine dell’atleta. Anche l’alimentazione e la maggior conoscenza della distanza aiutano a limare i dettagli. Nella maratona, un piccolo miglioramento può fare una grande differenza”.
   

Maratona: Bordin, “Kiptum campione. Vicini a muro delle due ore”ultima modifica: 2023-10-09T22:18:38+02:00da newsconulana

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