PADOVA/VICENZA – È il 6 dicembre quando si alza il primo refolo su quella che diventerà buriana: ai carabinieri di Padova una 49enne parrocchiana di San Lazzaro denuncia il parroco, don Andrea Contin: in 8 pagine, lei rovescia il cielo. E da quel momento nulla a San Lazzaro sarà più come prima. Nel suo racconto fiume la donna risale al 2006, quando a San Lazzaro arriva don Andrea. A mandarlo è il vescovo Antonio Mattiazzo con il compito di portare pace nella parrocchia, ancora scossa dallo scandalo che aveva coinvolto don Paolo Spoladore, il sacerdote-chitarrista spretato dal Vaticano per un figlio non riconosciuto.
La donna e don Contin si incontrano la prima volta a un pranzo comunitario («Sembrò avere uno sguardo particolare» scrive nella denuncia). Poi la cerca e l’invita in canonica, un giorno l’abbraccia e la bacia. Lei sconvolta scappa. Nel 2010 lei si separa dal marito. Nel febbraio successivo il primo rapporto sessuale in canonica. «Eppure ero innamorata e felice per le tante attenzioni… Poi mi portò spesso nei parcheggi dell’A31 per farmi guardare chi faceva sesso e mi scattò foto nuda. Voleva rapporti sempre più spinti».
«Aveva sempre con sé una valigetta con vibratori, maschere, capi in pelle già visibilmente usati da altre donne. Aveva postato le mie foto nuda sul sito per coppie Sexycommunity e anche sul sito “La moglie offerta”. Mi chiamava schiava, mi comprò una ciotola per animali e un guinzaglio». Spunta anche il nome di don Roberto Cavazzana, ex parroco di Carbonara di Rovolon (mai indagato, ndr) con cui ammette di aver avuto rapporti completi.
Prete a luci rosse, “Mi portava nei parcheggi dell’A31 e mi scattava foto nuda”
Prete a luci rosse, “Mi portava nei parcheggi dell’A31 e mi scattava foto nuda”ultima modifica: 2017-11-08T07:40:40+01:00da