Un bambino moderno fin dalla tenera età è circondato da molte più informazioni rispetto alla generazione dei suoi genitori. Il numero di programmi di intrattenimento e cartoni animati per bambini è cresciuto in modo significativo. I media tradizionali, i libri e le riviste non sono più sempre interessanti per i bambini. Al loro posto sono arrivati giochi, cartoni animati e programmi su smartphone e computer. Ma questo tipo di svago non giova al bambino.

Bambino e informazioni

Un bambino in età prescolare o primaria con un tablet o uno smartphone in mano è uno spettacolo abbastanza comune nei luoghi pubblici. Molti genitori, in particolare le madri, considerano i cartoni animati e i giochi quasi l’unico modo per attirare l’attenzione dei bambini nei momenti in cui è necessario fare cose importanti.

La prima conoscenza di un bambino con una TV e un computer avviene abbastanza presto. Dopo aver visto l’immagine, inizia a mostrare interesse per i pulsanti del telecomando, il touch screen del tablet o del laptop. È meglio se ciò accade sotto la supervisione dei genitori: ciò contribuirà a evitare conseguenze indesiderabili sotto forma di guasti alle apparecchiature o invio errato di messaggi.

Per quanto riguarda l’età in cui un bambino può essere autorizzato a utilizzare un computer, gli esperti differiscono. Alcuni ritengono che ciò dovrebbe essere fatto non prima dei 7 anni, altri ritengono che sia del tutto normale che i bambini di 3-4 anni utilizzino un tablet o un computer.

Da un lato, un computer apporta notevoli vantaggi ai bambini in età prescolare o scolare: può essere utilizzato per lavorare con programmi educativi, imparare lingue straniere e comunicare con coetanei di tutto il mondo. D’altra parte, lavorare al computer comporta un carico eccessivo per la vista, la colonna vertebrale e, soprattutto, la psiche. I bambini possono “giocare troppo” in un gioco per computer, dimenticandosi del mondo reale, oppure immergersi completamente nella realtà virtuale nel tentativo di sfuggire ai problemi.

In che modo l’uso costante del computer diventa una delle cattive abitudini

Le cattive abitudini oggi non sono solo fumo, alcol e droghe. A loro si unirono anche nuovi, non ancora ben studiati: giochi e dipendenza dal computer. Sia gli adulti che i bambini possono trascorrere ore navigando in Internet o giocando ai videogiochi. Molte persone controllano la posta e i messaggi quasi ogni pochi minuti.

Internet serve prima di tutto per ottenere informazioni utili: notizie, letteratura professionale o educativa necessaria per lo sviluppo personale, scrivere saggi o superare esami. Ma cattive abitudini come leggere costantemente informazioni sui social network o controllare la posta elettronica portano al fatto che una persona riceve molte informazioni non necessarie come il cosiddetto “rumore bianco”. Molto spesso si tratta di immagini con didascalie o testi di più frasi.

Se i bambini usano troppo spesso Internet non per imparare, ma per visualizzare informazioni inutili e inutili, nel tempo non saranno in grado di percepire testi lunghi o film seri. Questo è esattamente ciò di cui hanno paura genitori e insegnanti, vedendo come gli scolari possono guardare i cartoni animati per ore o chattare sui social network.

Il pericolo maggiore per il corpo e le capacità mentali del bambino sono i giochi online e la cosiddetta “navigazione”, passaggio senza senso da un sito all’altro, che non comporta l’assimilazione di informazioni utili. In alternativa a qualsiasi cattiva abitudine, i genitori di bambini in età scolare o prescolare possono offrire loro uno stile di vita più significativo e attivo.

Buone abitudini e uno stile di vita sano per un bambino

Uno stile di vita sano non è solo una corretta alimentazione e attività fisica per bambini e adulti, ma anche altre buone abitudini, incluso lo sviluppo spirituale. Se i genitori non vogliono vedere i propri figli dipendenti dai dispositivi elettronici, allora prima di tutto dovrebbero diventare un esempio da seguire.

Cosa possono fare i genitori per prevenire lo sviluppo della dipendenza da computer nei bambini:

• prova a scegliere degli hobby per loro nel mondo reale: frequentare circoli, sezioni, una scuola di musica. Se uno dei genitori ha un hobby, dovresti cercare di interessare lui e i bambini;
• limitare l’uso del computer – per i più piccoli – non più di 15 minuti al giorno, per i più grandi 1-2 ore;
• tenere traccia dei siti Web visitati dai bambini;
• fare un piano per il tempo libero, dove è auspicabile includere sport congiunti, escursioni nella foresta, viaggi, visite a musei e teatri;
• se possibile, prendi un animale domestico e delinea le responsabilità per prendertene cura.

L’errore di molti genitori di oggi è che, nell’instillare buone abitudini nei figli, sono troppo zelanti. Di conseguenza, i bambini e gli adolescenti sperimentano nuovamente una sovrabbondanza di informazioni, si stancano e trascorrono del tempo nella visione insensata delle informazioni. Inoltre, gli stessi adulti spesso dedicano troppo tempo ai giochi per computer o ai social network.

Nelle famiglie in cui è popolare un’ampia varietà di forme di svago comune o hobby comuni, nonché uno stile di vita sano, il computer è un mezzo di apprendimento per i bambini, alla ricerca delle informazioni e della comunicazione necessarie, ma non oscura il mondo reale . La partenza per la realtà virtuale e la voglia di trascorrere tutto il proprio tempo libero al computer o al tablet può essere il risultato di seri problemi di comunicazione con i compagni, con gli insegnanti oa scuola.

Le misure proibitive sotto forma di privare i bambini dell’opportunità di utilizzare un computer non sempre hanno l’effetto desiderato. Se i genitori non hanno stabilito una comunicazione con i loro figli o figlie, lo “svezzamento” dal computer aggraverà il conflitto. Il modo migliore per prevenire la dipendenza è la comunicazione tra genitori e figli basata sulla fiducia e sulla comprensione reciproca.

La formazione di buone abitudini, compresa l’abitudine di lavorare correttamente con l’intrattenimento e le informazioni educative, dipende in gran parte dalla capacità dei genitori di utilizzare correttamente i dispositivi informatici e Internet.