Gli esperti della British Psychological Society (BPS) hanno rilasciato una dichiarazione in cui suggeriscono che caratteristiche umane come “grasso”, “obeso”, ecc., siano escluse dal linguaggio e sostituite con la definizione “convivere con l’obesità” (“vivere con l’obesità” (“ vivere con l’obesità”). Di conseguenza, un gruppo di popolazione con un indice di massa corporea superiore a 30 dovrebbe essere chiamato “persone obese” e non “persone obese (obese)”, ecc.

Secondo gli psicologi britannici, l’obesità non è una scelta personale di una persona e non il risultato di una mancanza di forza di volontà, ma una condizione che si sviluppa sotto l’influenza delle circostanze. Gli esperti confrontano l’obesità con il fumo e sollecitano le autorità a iniziare la stessa lotta contro i chili in più tra i cittadini come con la dipendenza dal tabacco.

Nell’elenco delle cause che portano all’obesità, gli esperti includono una reazione allo stress che si forma durante l’infanzia, uno stile di vita sedentario che le persone in sovrappeso sono costrette a condurre, la scelta sbagliata dei prodotti, limitata dalle offerte di negozi convenientemente posizionati, ecc.

Cioè, tra i milioni di persone che “convivono con l’obesità”, gli psicologi includono cittadini con un alto rischio genetico di guadagnare chili in più, che si trovano in condizioni favorevoli all’eccesso di cibo e riducono a zero l’attività fisica. E queste condizioni modellano la società, la scuola, il lavoro, ecc.

Ad esempio, i residenti delle aree svantaggiate sono sottoposti a stress costante, spesso affrontano gravi problemi di vita e traumi psicologici. Inoltre, ci sono pochi incentivi e opportunità per l’attività fisica nelle loro aree e ci sono problemi con l’accesso a cibo sano a buon mercato. La metà degli adulti con un indice di massa corporea superiore a 30 (obesi) che sono sotto la supervisione di servizi specializzati per tali pazienti ha avuto problemi psicologici durante l’infanzia.

Pertanto, gli psicologi ritengono che sia possibile aiutare queste persone creando un ambiente in cui sarà più facile per loro mantenere il proprio peso entro limiti normali piuttosto che aumentare di peso, come avviene ora per quanto riguarda il fumo.

“Una volta che smettiamo di incolpare le persone per il sovrappeso, possiamo garantire che le generazioni future non siano colpite dall’epidemia di obesità. Ma ciò richiede un’azione da parte del governo, dell’industria alimentare e un cambiamento nell’atteggiamento pubblico nei confronti dell’obesità”, ha affermato Matt Lambert, nutrizionista presso il World Cancer Research Fund.