Gli scienziati della Harvard Medical School hanno spiegato la causa del disturbo sotto forma di costante eccitazione genitale, in cui una donna può sperimentare in modo incontrollabile fino a 100 orgasmi al giorno.

Fino ad ora, non è chiaro cosa porti esattamente alla sindrome dell’eccitazione genitale persistente (Persistent Genital Arousal Disorder, PGAD). Ciò complica la ricerca di una cura per questa malattia.

Lo studio ha coinvolto 10 donne che soffrivano di episodi di PGAD di eccitazione incontrollata che duravano da minuti a ore e anche durante il sonno. Otto partecipanti hanno riportato più di 30 episodi al giorno. Nessuno dei metodi di trattamento esistenti – stupefacenti, iniezioni di Botox, bloccanti nervosi e terapia psicologica – non ha avuto effetto e in alcuni casi ha persino portato a un’esacerbazione della condizione. Allo stesso tempo, 9 partecipanti su 10 hanno anche sperimentato dolore o intorpidimento al bacino, ai glutei, alle gambe e alla schiena.

Un esame approfondito, che includeva una risonanza magnetica, ha rilevato che 9 soggetti su 10 presentavano lesioni nel midollo spinale inferiore o nei nervi che controllano l’eccitazione sessuale e l’orgasmo. Molto spesso sono state rilevate cisti di Tarlov – cisti perineurali nella colonna sacrale. Queste formazioni piene di liquido premevano sui nervi, portando a una compromissione della funzione sessuale, nonché al funzionamento della vescica e dell’intestino. A due donne è stata diagnosticata una polineuropatia sensoriale quando si tratta di lesioni multiple ai nervi. Un’altra aveva la spina bifida (spina bifida occulta) e un’altra aveva un’ernia del disco nella colonna vertebrale inferiore, che le causava anche intorpidimento e formicolio alle gambe o ai piedi.

Pertanto, il disturbo sotto forma di eccitazione genitale persistente era in quasi tutti i casi un problema neurologico associato a danni ai nervi. In due casi, dopo aver scoperto la causa della malattia, i medici sono riusciti a liberarne completamente i pazienti, in particolare rimuovendo le cisti nella regione spinale. In sei casi, i sintomi sono stati significativamente alleviati da procedure simili.