Come risultato della malattia, la morte si verifica nel tempo per infezioni che un sistema immunitario indebolito non può affrontare, soprattutto in assenza di una corretta alimentazione, esposizione a fattori ambientali negativi, mancanza di conoscenze sull’igiene personale.
La più alta concentrazione di questo virus si trova nel sangue umano, nel liquido seminale e vaginale, così come nel liquido cerebrospinale e nella saliva. Viene trasmesso da persona a persona spesso quando il sangue di una persona malata entra nel sangue di una persona sana. Ciò è possibile con rapporti non protetti (entrando nel corpo attraverso il microtrauma risultante). Inoltre, la tossicodipendenza è un pericolo noto, poiché spesso diverse persone usano una siringa per l’iniezione e quindi il sangue infetto si diffonde in circoli sempre più ampi.
Prevenzione delle infezioni da HIV
La prevenzione dell’infezione da HIV più efficace durante i rapporti sessuali è l’uso di metodi contraccettivi, in particolare i preservativi. I preservativi sono la protezione più affidabile contro l’infezione da HIV durante qualsiasi rapporto sessuale. La principale prevenzione nei bambini, per il cui fragile organismo l’infezione da HIV rappresenta il pericolo maggiore, è la loro consapevolezza dei pericoli della tossicodipendenza e dei rapporti sessuali non protetti, nonché di come proteggersi adeguatamente dal pericolo. I bambini che non hanno l’opportunità di conoscere la prevenzione dell’HIV sono i più a rischio.
Attività per prevenire le infezioni da HIV
La lotta contro l’infezione da HIV e l’AIDS che provoca è in corso in tutto il mondo. Ogni anno l’Organizzazione mondiale della sanità stanzia fondi colossali per combattere questa malattia, che colpisce maggiormente i paesi sottosviluppati e in via di sviluppo. C’è una costante promozione di una vita sessuale sicura, uno stile di vita sano, l’igiene personale, l’evitamento dei farmaci, una corretta alimentazione che rafforza il sistema immunitario. Grazie alla terapia antiretrovirale, la vita dei malati si è allungata e la mortalità è diminuita di oltre il 20% negli ultimi anni.
Tuttavia, nonostante le misure adottate, il problema rimane irrisolto e solo la prevenzione regolare, la tutela della vita sessuale, la completa negazione della tossicodipendenza, delle cattive abitudini, della malnutrizione e il mantenimento di un sano stile di vita sportivo, sia nei bambini che negli adulti, contribuiranno a lasciare questa malattia nel passato.