Un focolaio è definito come due o più casi di malattia segnalati durante una visita a una fonte d’acqua. Circa il 22% dei focolai è stato associato a vasche idromassaggio o spa, con il 40% di tutti i focolai che si sono verificati a febbraio o marzo.

Molti dei focolai invernali si sono verificati negli hotel.

Una delle malattie più comuni associate a una sorgente termale o termale è l’infezione da Pseudomonas aeruginosa.

Individui sani possono sviluppare una varietà di infezioni dopo l’esposizione a Pseudomonas aeruginosa, comprese infezioni dell’orecchio o eruzioni cutanee.

Questo di solito accade dopo aver fatto bagni caldi che non sono stati adeguatamente clorati. Chiamato “eruzione da bagno caldo” L’infezione appare spesso sul corpo di una persona sotto forma di un costume da bagno perché il costume da bagno trattiene l’acqua contaminata, ha affermato Michel Glavsa, epidemiologo presso il Centro per la prevenzione delle malattie dell’acqua.

Ha anche notato che l’alta temperatura nei bagni caldi rende difficile mantenere le proprietà richieste dei disinfettanti.

La maggior parte dei focolai di acqua ricreativa si verificano durante i mesi estivi.

Dei 57 focolai che si sono verificati nelle aree trattate, come le piscine, 25 si sono verificati a luglio o agosto. Altri 24 focolai sono stati registrati in acque non trattate (laghi, fiumi) e quasi tutti si sono verificati in primavera o in estate.

La causa più comune della malattia era il parassita coccidia, che causa la malattia criptosporidiosi, il cui sintomo principale è la diarrea.

I nuotatori possono proteggere se stessi e gli altri facendo la doccia dopo il bagno o non nuotando se hanno il disturbo, dicono gli esperti.