Perdita dell’olfatto causata dall’effetto del coronavirus sul cervello

Gli scienziati italiani dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas ritengono che la perdita dell’olfatto in caso di infezione da coronavirus SARS-CoV-2 sia associata alla penetrazione del virus nel cervello.

L’oggetto dello studio è diventata inconsapevolmente una radiologa di 25 anni di una clinica italiana. Ha lavorato con pazienti affetti da coronavirus. Una volta ha sviluppato una tosse, che è scomparsa il giorno dopo, ma ha perso anche l’olfatto e il gusto. Non aveva più febbre o altri segni di infezione da SARS-CoV-2, pur mantenendo una salute normale.

Dopo 3 giorni, il paziente è andato dai medici. Sulla base dei risultati dell’esame, la condizione delle sue vie respiratorie è risultata normale ed è stata inviata per una risonanza magnetica cerebrale. Si è scoperto che nei tessuti cerebrali, sullo sfondo della perdita del gusto e dell’olfatto, ci sono una serie di cambiamenti – nei bulbi olfattivi e nella regione del giro diretto sul lato destro. È noto che le informazioni sensoriali dal naso entrano nei bulbi olfattivi, da dove vengono inviate ad altre aree del cervello per un’ulteriore elaborazione, incluso il giro diretto.

Uno studio di risonanza magnetica ha mostrato che i cambiamenti nei bulbi olfattivi sono simili alle manifestazioni del processo infiammatorio. Il paziente è stato testato per il coronavirus, che si è rivelato positivo.

Dopo 28 giorni, la risonanza magnetica è stata ripetuta: si è scoperto che sono ancora presenti tracce di infiammazione nell’area dei bulbi olfattivi, ma in generale i tessuti cerebrali tornano alla normalità. Di conseguenza, l’olfatto è stato completamente ripristinato, non sono state osservate conseguenze della malattia.

Simili cambiamenti cerebrali sono stati osservati durante l’autopsia dei corpi dei pazienti deceduti per infezione da coronavirus, così come durante gli studi sugli animali. Un radiologo italiano è diventato la prima persona vivente ad avere i risultati del virus sul tessuto cerebrale.

Gli scienziati ritengono che il coronavirus sia in grado di entrare nel cervello umano attraverso le vie olfattive, causando infiammazione e alterazione dell’olfatto. Inoltre, secondo i ricercatori, dato che il paziente aveva la tosse come segno di coronavirus, la perdita dell’olfatto potrebbe non essere solo una delle manifestazioni dell’infezione da coronavirus, ma il suo sintomo principale. Inoltre, al momento, il 60-65% dei pazienti infetti da SARS-CoV-2 riferisce perdita di gusto e olfatto.

Perdita dell’olfatto causata dall’effetto del coronavirus sul cervelloultima modifica: 2023-01-20T19:59:08+01:00da alezziartn023

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