Negli ultimi anni, durante il parto, le donne hanno iniziato a poter mangiare durante il parto per ripristinare le forze. Un nuovo studio suggerisce che potrebbe essere necessario ripristinare il divieto alimentare.
Gli anestesisti preferiscono che le donne in travaglio abbiano lo stomaco vuoto a causa del minor rischio di aspirazione (inalazione) di cibo se è necessaria l’anestesia generale per un taglio cesareo d’urgenza. Pertanto, le donne in travaglio dovrebbero solo bere e, quando hanno fame, limitarsi a cibi “leggeri”: yogurt, cioccolato, ecc. Questi suggerimenti si basano sui tassi medi di digestione degli alimenti.
Tuttavia, un nuovo studio ha dimostrato che lo svuotamento gastrico durante il travaglio è ritardato. I ricercatori hanno valutato la velocità del processo in quattro gruppi di donne: non gravide, gravide a 39 settimane ma non in travaglio, donne in travaglio che non hanno ricevuto l’epidurale e donne in travaglio con epidurale. A stomaco vuoto, ogni donna ha mangiato una piccola porzione di yogurt. Hanno quindi fatto un’ecografia per confrontare il tasso di svuotamento – quanto tempo impiega il cibo a lasciare lo stomaco.
Il processo di digestione più veloce è stato nelle donne non gravide, un po’ più lento nelle donne incinte, quasi la metà nelle donne partorienti con anestesia epidurale. Per molto tempo, lo stomaco ha affrontato lo yogurt durante il parto naturale senza sollievo dal dolore: nessuna donna ha avuto uno svuotamento nel massimo prescritto di 1,5 ore.
“Gli estetiologi dovrebbero rimanere cauti nel consentire cibi solidi durante il travaglio, specialmente quando non vengono utilizzate epidurali”, ha affermato l’autore dello studio Lionel Bouvet, MD, dell’Hospices Civils de Lyon, Francia. I risultati aggiungono nuovi argomenti contro il dibattito in corso sul fatto che sia sicuro per le donne mangiare cibi solidi durante il parto. I fautori del permesso alimentare affermano che la mancanza di energia nelle donne partorienti può provocare un esaurimento nervoso e causare un taglio cesareo d’urgenza.