Quando è necessario normalizzare il livello degli ormoni, le proteine vengono in soccorso, ma non tutte le sue tipologie. Le proteine saturano il corpo con aminoacidi, che producono ormoni come l’insulina e l’ormone della crescita. Alcune proteine sono adattogene, come le proteine delle lenticchie e della trota selvatica, mentre altre sono immunocompromettenti e infiammatorie, come le proteine della carne bovina. Alcuni tipi di proteine possono alterare il microbioma, portando a squilibri ormonali, inclusi gli estrogeni. Afferma Sarah Gottfried, M.D., MD, autrice di bestseller Novità > YorkTimes.
Diamo un’occhiata a come determinate fonti proteiche influenzano i livelli di tiroide, estrogeni e insulina.
In che modo le proteine influenzano i livelli di estrogeni?
L’estrogeno è l’ormone che ci rende donne: modella il seno, i fianchi, le rotondità. Gli estrogeni ci rendono diversi dagli uomini.
Quando una donna mangia troppa carne di manzo e assume proteine da questa fonte, nel corpo accade quanto segue: il metabolismo rallenta, il gonfiore e la stitichezza diventano più frequenti. I livelli di estrogeni aumentano e interferiscono con la composizione del microbioma: la “comunità” di tutti i microrganismi presenti nell’intestino.
Cioè, nonostante il fatto che la carne contenga più grassi rispetto ad altri tipi di proteine, la composizione dei grassi nella carne che acquistiamo nei normali negozi è tutt’altro che salutare.
Il microbioma umano è da tempo adattato al consumo di verdure, cereali, proteine pure. Queste fonti proteiche naturali mantengono in equilibrio i tuoi ormoni, in particolare gli estrogeni.
Se mangi carne rossa, i tuoi livelli di estrogeni potrebbero essere più alti del normale. Se tagli la carne, gli estrogeni diminuiscono. Non sorprende che i vegetariani abbiano un vantaggio in questo senso. Ciò può essere dovuto ai batteri che si formano nell’intestino dei mangiatori di carne o agli ormoni presenti nella carne, ma una cosa è certa: coloro che mangiano carne sono più inclini all’eccesso di peso e allo squilibrio degli estrogeni a causa degli acidi grassi polinsaturi.
Le donne che mangiano carne hanno più difficoltà a bilanciare i livelli di estrogeni rispetto alle vegetariane, la cui dieta include fibre, che normalizzano i livelli ormonali.
Secondo la ricerca, i livelli di estrogeni nei vegetariani sono inferiori del 15-20% rispetto a quelli dei mangiatori di carne.
Un modo per riportare gli estrogeni alla normalità è ridurre alcol e carne rossa e diversificare il menu con ingredienti di origine vegetale: verdure (circa 500 g al giorno) e fibre (35-50 g al giorno).
In che modo le proteine influiscono sulla ghiandola tiroidea?
Il rischio maggiore qui sono le proteine del pesce, che possono contenere mercurio e glutine tossici. Il glutine aumenta il rischio di malattie autoimmuni della tiroide. Il mercurio danneggia l’intero sistema endocrino del corpo. Tali sostanze tossiche si trovano nel tonno, nello squalo e nel pesce spada.
Il pericolo del mercurio è che è biochimicamente identico allo iodio, che si trova nella ghiandola tiroidea. Pertanto, se il livello di mercurio aumenta, sposta la quantità di iodio utile.
Tipi salutari di proteine si possono trovare in salmone, sgombro, tilapia, trota, sardine, acciughe, gorgiera, aringa, storione, vongole, granchi, ostriche, capesante.
In che modo le proteine influenzano l’insulina?
L’assunzione regolare di fibre stabilizza i livelli di zucchero nel sangue e previene il blocco della produzione di insulina. I mangiatori di carne ottengono la metà delle fibre dal loro cibo rispetto ai vegetariani. In media, le persone che mangiano carne nella loro dieta ricevono 12 g di fibre al giorno e i vegetariani circa 26 g. Anche la carne bianca con le verdure è una buona fonte di proteine.
Secondo uno studio condotto dal Journal of the American Medical Association, che ha coinvolto più di 150.000 persone, le donne che mangiano carne rossa sono più a rischio di glicemia alta.
Altri studi affermano che una dieta a base vegetale può eliminare i problemi di zucchero nel più breve tempo possibile abbassando i livelli di insulina in modo naturale.
Al contrario, il mercurio, contenuto nelle proteine animali, provoca un aumento dell’insulina e un rallentamento del metabolismo.
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