Gli scienziati del Tufts Medical Center affermano che l’acido docosaesaenoico (DHA) e l’acido eicosapentoenoico (EPA), presenti nell’olio di pesce, migliorano la funzione cerebrale nelle persone anziane che soffrono di malattie cardiache.

In precedenza, gli scienziati hanno dimostrato che la probabilità di declino cognitivo nelle persone con malattia coronarica aumenta del 45%.

Hanno preso parte allo studio quasi 300 pazienti adulti con malattia coronarica in condizioni stabili. L’età media dei soggetti era di 63 anni, l’83% dei partecipanti al progetto erano uomini. Nessuno di loro aveva problemi cognitivi all’inizio dello studio.

La metà dei soggetti ha ricevuto 3,36 g di DHA ed EPA e l’altra metà no. Tutti i partecipanti al progetto hanno completato un test della funzione cognitiva all’inizio, un anno e 30 mesi dopo il suo lancio.

È stato dimostrato che gli acidi grassi Omega-3 migliorano la funzione cognitiva nelle persone con malattie cardiache. Inoltre, l’effetto maggiore è stato osservato quando i livelli ematici di entrambi gli acidi omega-3 erano piuttosto alti nei pazienti. Ma il livello di DHA analizzando separatamente gli acidi si è rivelato più significativo per le funzioni cognitive. Secondo gli scienziati, l’EPA offre ulteriori vantaggi quando i livelli di DHA sono già elevati.

Gli scienziati sottolineano che 3,36 g di acidi grassi omega-3 sono una quantità abbastanza grande di pesce grasso al giorno, almeno 1,5 porzioni. E le dosi consigliate di due pasti di pesce a settimana forniscono solo 0,25 g di acidi grassi omega-3 al giorno, che chiaramente non sono sufficienti. Pertanto, è necessario mangiare pesce ogni giorno o assumere integratori alimentari con gli acidi grassi omega-3 indicati.