Un team internazionale di scienziati dell’Università del Texas a Dallas (USA) e della Bauru Dental School dell’Università di San Paolo (FOB-USP, Brasile) ha concluso che l’uso di mascherine trasparenti per proteggere dal COVID-19 migliora la parola comprensione tra l’interlocutore del 10%.

Lo studio è iniziato nei primi mesi della pandemia nel 2020. Gli scienziati hanno pubblicato online una serie di video di 40 minuti che mostrano la comunicazione nel rumore senza maschera, con una maschera dotata di un pannello bocca trasparente e una maschera di tessuto opaco.

In totale, hanno preso parte allo studio 154 volontari dei social network. Sono stati divisi in tre gruppi in base al fatto che avessero un udito normale, ipoacusia confermata o sospetta (con o senza impianti cocleari o apparecchi acustici). È stato chiesto loro di guardare i suddetti video in un luogo tranquillo e di digitare il testo che hanno ascoltato in ogni occasione. Inoltre, è stato chiesto loro di valutare il loro grado di fiducia nella risposta e la necessità di concentrarsi sulla percezione.

È emerso che, in media, i volontari di tutti e tre i gruppi hanno compreso correttamente l’83,8% del testo pronunciato da persone senza mascherina, il 68,9% del testo pronunciato da una persona con mascherina trasparente e solo il 58,9% nei casi di utilizzo di una maschera opaca.

Gli scienziati sottolineano che la differenza del 10% tra la comunicazione in una maschera trasparente e opaca è statisticamente significativa. E questa differenza sorge non solo in relazione alla comprensione della parola. I partecipanti al progetto si sono anche sentiti più sicuri e hanno speso meno sforzi per cercare di capire se l’oratore indossava una maschera trasparente.

In precedenza, uno studio condotto da scienziati britannici ha anche dimostrato che le maschere opache aumentano il livello di ansia, emotività e stanchezza sia negli ascoltatori che nei parlanti.