Gli scienziati della Johns Hopkins University hanno sviluppato un test che consente di determinare se un paziente sta seguendo o meno una dieta prescritta da un medico.

I medici prescrivono spesso ai loro pazienti la dieta e la terapia fisica (terapia fisica). Ma, secondo gli esperti, almeno un terzo delle persone a cui è stata prescritta una dieta non vi aderisce. Allo stesso tempo, assicurano ai medici di aver rispettato tutti i requisiti, ma non hanno ricevuto il risultato atteso del trattamento.

Nello studio, che ha coinvolto quasi 330 persone, gli scienziati hanno confrontato campioni di sangue di persone che avrebbero dovuto seguire la dieta DASH e di persone che mangiavano senza alcuna restrizione. La dieta DASH è progettata per i pazienti ipertesi (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Comprende molta frutta, verdura, cereali, legumi, noci e prevede anche l’uso di latticini a ridotto contenuto di grassi.

Un esame del sangue ha mostrato che potrebbero essere identificati 97 metaboliti, che differirebbero tra le persone che seguono la dieta DASH e quelle che non lo fanno. I metaboliti sono sottoprodotti della digestione di vari tipi di alimenti. Possiamo dire che ogni tipo di alimento lascia il proprio segno unico nel sangue di una persona. Quindi, gli scienziati hanno trovato metaboliti marcatori per agrumi e altri frutti, per verdure rosse, legumi e persino per la caffeina.

I ricercatori ritengono che, in primo luogo, il loro metodo consentirà di valutare l’alimentazione del paziente e quindi monitorare il rispetto delle prescrizioni del medico. In secondo luogo, un tale pannello di metaboliti consentirà di fornire raccomandazioni personali sull’alimentazione e modificare la dieta nella direzione più adatta a un particolare paziente.