Testato un nuovo dispositivo per il trattamento dell’infezione cronica della ferita

La nuova piattaforma di imaging mobile PRODIGI basata sul metodo dell’autofluorescenza è stata sviluppata da scienziati canadesi del Princess Margaret Cancer Center, University Health Network (Toronto).

Il nuovo dispositivo consente il monitoraggio in tempo reale dell’infezione batterica che si sviluppa nelle ferite.

Un dispositivo di imaging molecolare è stato sperimentato nelle cure primarie per monitorare la microflora nelle ferite croniche nei pazienti diabetici con ulcere del piede. Lo studio ha dimostrato che utilizzando il nuovo metodo è possibile determinare con maggiore precisione il livello e la diffusione della contaminazione batterica della ferita e, grazie a ciò, prescrivere un’efficace terapia antimicrobica o eseguire il debridement chirurgico.

Inoltre, PRODIGI consente di tracciare oggettivamente i risultati del trattamento e consente di quantificare i cambiamenti nella microflora durante il trattamento di ferite non cicatrizzanti a lungo termine. Ma forse la cosa più importante, con l’aiuto di una nuova tecnica di imaging, è possibile identificare le ferite infette che richiedono un trattamento urgente, anche in pazienti che non presentano i tradizionali segni e sintomi di infezione.

Testato un nuovo dispositivo per il trattamento dell’infezione cronica della feritaultima modifica: 2023-01-20T19:12:36+01:00da alezziartn023

Lascia un commento

Se possiedi già una registrazione clicca su entra, oppure lascia un commento come anonimo (Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato ma sarà visibile all'autore del blog).
I campi obbligatori sono contrassegnati *.