Gli scienziati della Stanford University School of Medicine consigliano alle persone che perdono peso di mangiare non da sole, ma in compagnia: questo riduce l’interesse per il cibo.

È noto che la corteccia orbitofrontale è una regione del cervello attiva nel processo delle interazioni sociali e partecipa anche al controllo del desiderio di cibo. Gli scienziati hanno condotto una serie di esperimenti sui topi. Lo scopo degli esperimenti era stimolare le aree “sociali” del cervello per distrarle dai cibi ipercalorici.

Le cellule cerebrali dei topi erano dotate della capacità di rispondere alla luce introducendovi una proteina fotosensibile. Gli impulsi laser li attivavano e rendevano gli animali più inclini a mangiare cibi ipercalorici. Ma quando i contatti sociali “si sono accesi” in parallelo – la conoscenza di nuovi topi che non rappresentavano una minaccia, gli animali hanno iniziato a dedicare meno tempo al cibo, non importa quanto fosse attraente.

Gli scienziati ritengono che i loro esperimenti dimostrino il seguente fatto: la solitudine porta all’eccesso di cibo, perché non c’è attività sociale su cui concentrarsi e passare dalle voglie di cibo alla comunicazione. Questo, in particolare, fa sì che le cene in compagnia rendano una persona poco golosa. Allo stesso tempo, un’eccessiva attenzione sociale, la pressione della società può causare malnutrizione cronica, fino all’anoressia nervosa.

I ricercatori ritengono che diversi tipi di neuroni siano responsabili del desiderio di cibo e del contatto sociale. Se possono essere differenziati, possono essere sviluppati farmaci per controllarli e quindi per trattare l’obesità o l’anoressia.