Gli scienziati del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center ritengono che la privazione del sonno negli adolescenti porti a un aumento dell’assunzione di zucchero e, di conseguenza, all’aumento di peso.

Negli Stati Uniti oggi, il 73% degli studenti delle scuole superiori dorme meno delle 8-10 ore di sonno adeguate alla loro età.

Gli scienziati hanno osservato 93 adolescenti che dormivano in uno dei due modelli di sonno. In un caso, gli adolescenti hanno trascorso 6,5 ore ogni notte a letto durante la settimana (sonno breve) e nell’altro 9,5 ore (sonno sano).

Dall’analisi dell’alimentazione dei soggetti è emerso che chi dormiva poco mangiava più cibi ad alto indice glicemico (IG) rispetto a chi dormiva bene. Cioè, i soggetti privati ​​del sonno hanno scelto cibi che aumentano rapidamente i livelli di glucosio nel sangue: bevande e piatti con aggiunta di zucchero.

Inoltre, nella dieta degli adolescenti privati ​​del sonno, c’erano meno frutta e verdura.

Complessivamente, gli adolescenti privati ​​del sonno mangiavano 12 grammi in più di zuccheri aggiunti al giorno nei giorni in cui non dormivano rispetto ai giorni in cui non dormivano. Gli scienziati hanno ricalcolato queste cifre per 180 giorni di scuola all’anno, quando gli adolescenti spesso soffrono di mancanza di sonno. Si è scoperto che durante l’anno scolastico si accumulano più di 2 kg di zucchero in eccesso. E questo aumenta il rischio di ingrassare.

È interessante notare che, in termini di calorie, la dieta degli adolescenti con sonno breve non differiva dalla dieta dei soggetti con sonno completo. Ma con la mancanza di sonno, la percentuale di cibo “spazzatura” nel menu è aumentata. Va notato che il cambio di preferenze è avvenuto più spesso la sera, dopo le 21:00.