L’opistorchiasi è una malattia parassitaria abbastanza comune in cui è interessato il sistema epatobiliare. È causato da vermi piatti appartenenti alla classe dei trematodi, che si trovano più spesso sul territorio della Siberia occidentale. Molto spesso, questa patologia viene diagnosticata negli uomini dai quindici ai cinquant’anni.

Gli agenti causali dell’opisthorchiasis possono essere due tipi di platelminti: Opisthorchis viverrini e Opisthorchis felineus. Tra la popolazione della Russia, l’opisthorchiasis causa principalmente Opisthorchis felineus. Questo microrganismo è piccolo e di forma lanceolata. Per fissarsi sulle superfici, un tale parassita ha due ventose specifiche: orale e addominale. I loro primi ospiti intermedi sono i molluschi e il secondo i pesci d’acqua dolce appartenenti alla famiglia delle carpe. All’interno del corpo del pesce, tali parassiti subiscono una serie di modificazioni, che successivamente consentono loro di provocare lo sviluppo di un processo patologico all’interno del corpo dell’ospite finale. Gli ospiti definitivi possono essere qualsiasi mammifero che mangia pesce, come umani, gatti e cani.

L’infezione da opistorchiasi avviene per via alimentare, cioè attraverso il pesce che ha subito una lavorazione insufficiente. Dopo la penetrazione nel corpo umano, l’agente patogeno entra nella cistifellea e nel fegato. Nel cento per cento dei casi, può essere trovato nei dotti biliari intraepatici. In quantità leggermente inferiore, si trova direttamente nella cistifellea stessa e all’interno dei dotti pancreatici. All’interno del corpo umano si nutre di cellule epiteliali ed eritrocitarie, sostanze mucose.

L’opistorchiasi può svilupparsi in due forme, a seconda del suo decorso: acuta e cronica. Il meccanismo di sviluppo della forma acuta di questa malattia è il verificarsi di una reazione allergica e una risposta immunitaria alle tossine rilasciate dai parassiti. Tutto ciò porta all’interruzione del processo di microcircolazione sanguigna nelle piccole strutture vascolari e ad un aumento dell’edema attorno a loro. Nel corso cronico di un tale processo patologico, è caratteristica la presenza di un cambiamento nei periodi della sua esacerbazione e remissione. Il meccanismo per lo sviluppo di tale patologia risiede anche nel verificarsi di una reazione allergica alle sostanze tossiche rilasciate. Tuttavia, il quadro clinico in questo caso ha manifestazioni molto più moderate.

Opistorchiasi acuta negli adulti

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Il periodo di incubazione per l’opistorchiasi negli adulti va da due a quattro settimane dal momento dell’infezione. Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe leggermente allungarsi o accorciarsi. Tale processo patologico può procedere in gradi lievi, moderati o gravi.

Prima di tutto, l’opistorchiasi acuta negli adulti inizia con un rapido aumento della temperatura corporea a valori febbrili. Successivamente, la temperatura corporea può scendere a numeri subfebbrili o aumentare ancora di più. Tutto ciò dipende direttamente dalla gravità della malattia. Una persona malata lamenta una sindrome dolorosa localizzata nella parte superiore dell’addome. Molto spesso, il dolore è determinato nell’ipocondrio destro. Può essere noioso, pressante in natura o svilupparsi come una colica epatica. I sintomi tipici sono attacchi di nausea, che si trasformano in vomito. Inoltre, possono unirsi disturbi delle feci sotto forma di diarrea, gonfiore, nonché debolezza generale e malessere. Nella maggior parte dei casi, sulla superficie della pelle di una persona malata si sviluppano varie reazioni allergiche, accompagnate da un forte prurito. La palpazione è caratterizzata dal rilevamento di un aumento delle dimensioni del fegato (epatomegalia) e del pancreas.

Vale la pena notare che l’opistorchiasi acuta negli adulti può manifestarsi in quattro varietà: simil-tifoidea, epatocolangitica, gastroenterocolitica e respiratoria. Con una varietà simile al tifo, nel quadro clinico emerge una sindrome da intossicazione con una pronunciata violazione delle condizioni generali. Inoltre, questa varietà è caratterizzata dalla presenza di manifestazioni allergiche cutanee. Per la varietà epatocolangitica è tipico un aumento delle dimensioni del fegato e, in alcuni casi, della milza. Sindrome del dolore necessariamente presente e sensazione di nausea. La varietà gastroenterocolitica è accompagnata da vari disturbi del tratto gastrointestinale. Nella varietà respiratoria sono presenti sintomi come secrezione nasale, arrossamento dell’orofaringe, tosse, mancanza di respiro e così via.

Opistrochiasi cronica

L’optorchiasi cronica ha sintomi molto meno pronunciati. Tuttavia, può portare a vari cambiamenti morfologici nella parete della cistifellea, così come nei suoi dotti.

Nell’opistorchiasi cronica, una persona sperimenta debolezza e malessere generale. Sviluppa varie eruzioni allergiche sulla superficie della pelle, accompagnate da un forte prurito. Può essere presente ipersensibilità ai raggi ultravioletti. C’è un aumento periodico della temperatura corporea a valori subfebbrili, così come dolori muscolari e articolari. Spesso si osservano fenomeni dispeptici e perdita di peso.

L’opistorchiasi cronica è sempre accompagnata da dolore. Tuttavia, il dolore può essere di breve durata o può essere permanente.

Trattamento dell’opistorchiasi e prevenzione

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Per il trattamento dell’opistorchiasi vengono utilizzati farmaci antiparassitari specifici, come Biltricid e Chloxil. Prima di questo, si consiglia di eseguire una fase preparatoria utilizzando antistaminici e agenti coleretici, epatoprotettori, assorbenti ed enzimi digestivi, nonché farmaci antinfiammatori.

Per prevenire un tale processo patologico, è necessario monitorare attentamente la qualità e la tecnica di lavorazione del pesce consumato.