I neuropsicologi svedesi dell’Università di Göteborg sottolineano che le donne con diagnosi di anoressia mostrano caratteristici tratti autistici. Gli studi sul cervello hanno confermato le scoperte degli scienziati.

Il fatto che le persone autistiche abbiano spesso disturbi alimentari è noto da tempo. Tuttavia, il gruppo di ricerca della psicologa Louise Karjalainen ha dimostrato che è vero anche il contrario: i pazienti con anoressia nervosa mostrano comportamenti autistici tipici.

I dati sono stati ottenuti dai risultati delle osservazioni e degli esami di 30 donne di età compresa tra 15 e 25 anni con questa diagnosi. Anche dopo un anno di trattamento, quando le loro condizioni sono migliorate in modo significativo, hanno mantenuto i modelli comportamentali caratteristici dell’autismo. In particolare si lamentavano dell’odore insopportabile del cibo, del disgusto per i suoni prodotti dalle persone che masticavano, nonché dell’intolleranza anche solo al pensiero di mangiare con gli altri. Un altro dettaglio caratteristico: queste persone non potevano contemporaneamente tagliare il cibo e masticarlo – un comportamento simile è comune tra le persone autistiche.

Un esame MRI ha mostrato che sia gli autistici che gli anoressici hanno cambiamenti nelle stesse aree del cervello che sono coinvolte nell’implementazione delle abilità sociali. Pertanto, i tratti autistici persistevano anche dopo che “il corpo è stato nutrito e restaurato”.