Pinta è un processo patologico infettivo che ha una natura batterica. Da un punto di vista clinico, questa malattia è caratterizzata da una lesione predominante della pelle e delle mucose visibili. Oltre alle eruzioni cutanee, tale infezione è accompagnata da alterazioni infiammatorie nei linfonodi e nei vasi sanguigni, nonché da una sindrome da intossicazione generale. In assenza di complicazioni, questo processo patologico ha una prognosi favorevole. Molto spesso, porta alla comparsa di focolai atrofici sulla pelle, ipercheratosi e così via. Tutte queste complicazioni non minacciano la vita di una persona, ma causano disagio psicologico. Inoltre, a volte una pinta può essere complicata da altri disturbi.
Le prime notizie di questa infezione risalgono al XVI secolo. Per molto tempo si è creduto che una tale patologia avesse una natura fungina. Fu possibile isolare il batterio che portò al suo sviluppo solo nel 1927. Attualmente, questo processo patologico è più comune in America Latina. Tuttavia, sono stati registrati casi di infezione anche tra i residenti di altri paesi appartenenti alla zona climatica tropicale. Vale la pena notare che i bambini sono in qualche modo più suscettibili al verificarsi di questa malattia. Non si osserva alcuna dipendenza di genere.
Una pinta acquista abbastanza raramente un corso complicato. Secondo le statistiche, varie complicazioni sono registrate in non più del tre percento dei casi. Ad oggi, non sono stati segnalati decessi per questa infezione. Oltre ai difetti estetici, tale malattia può essere accompagnata dall’aggiunta di flora stafilococcica o streptococcica secondaria, insufficienza linfatica o venosa e disturbi cardiovascolari.
L’agente causale di questa malattia è il microrganismo batterico, chiamato Treponema carateum Herrejoni. Tale batterio si riferisce alle spiroches gram -negative e ha una forma convincente. Nelle sue caratteristiche morfologiche, sebbene sia simile alla sifilide patogena, ha alcune delle sue caratteristiche. Questo batterio può essere rilevato nel terreno, nonché sulla superficie di verdure e frutti. L’infezione si verifica a seguito di un contatto diretto o indiretto con una faccia infetta. In questo caso, una condizione importante è l’integrità compromessa della pelle o delle mucose. Inoltre, gli scienziati sono riusciti a dimostrare la rilevanza del meccanismo di trasmissione. In altre parole, l’infezione viene trasmessa con un bit di insetto.
Nel gruppo di rischio principale sull’emergere di Pinta sono persone che lavorano o vivono nelle aree rurali. Altri fattori predisponenti includono un livello ridotto di difesa immunitaria, sudorazione eccessiva, condizioni di elevata umidità e così via. Vale la pena notare che, di norma, è possibile identificare la totalità di diversi momenti predisponenti contemporaneamente. Separatamente, va detto che nelle persone con grave immunodeficienza in rari casi, tale patologia può acquisire una natura generalizzata con il coinvolgimento del sistema nervoso centrale nel processo patologico.
Questa infezione si sviluppa dopo che lo spirochet viene introdotto nella pelle o nella mucosa. Si nota la sua riproduzione attiva nel luogo di penetrazione con la successiva formazione di infiltrato infiammatorio. Si distinguono due fasi principali: presto e tardi. La fase iniziale è caratterizzata dal verificarsi di eruzioni cutanee primarie e secondarie. Dopo che segue un lungo periodo latente, sostituito dalla fase avanzata.
Sintomi specifici di una pinta
Dal momento dell’infezione alla comparsa delle prime manifestazioni cliniche, in media, passano dalle sei alle otto settimane. Il primo sintomo è un focolaio infiammatorio nel sito di introduzione della spirocheta. Sembra una piccola papula, accompagnata da prurito. Attorno a questa papula si formano spesso nuovi elementi che hanno dimensioni più piccole. Di norma, la pelle nella zona interessata è iperemica. Dopo alcune settimane, il focus primario si trasforma in un elemento maculato, dipinto di rosa. Se visto sulla sua superficie, si può vedere un peeling pronunciato.
Circa sei mesi dopo, compaiono sintomi che indicano un ciclo secondario. Sono rappresentati da eruzioni polimorfiche, che includono macchie, noduli, vescicole e così via. Una persona malata indica un prurito molto grave. Spesso il quadro clinico è integrato da alterazioni infiammatorie nei linfonodi e nei vasi linfatici, oltre che dalla febbre.
Nel tempo, tutti i sintomi diminuiscono. Le superfici palmari e plantari mostrano segni di ipercheratosi e il resto della pelle è assottigliato. Anche le unghie sono deformate. La durata del periodo di latenza è di circa trentasei mesi, dopodiché inizia il periodo terziario. È rappresentato da un ripetuto aumento del prurito e dal verificarsi di desquamazione. Dal lato della pelle è possibile rilevare la comparsa di macchie scolorite nel sito della lesione.
Diagnosi e cura dell’infezione
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Questa malattia può essere sospettata già sulla base di un esame esterno. Dei metodi di laboratorio viene utilizzato un esame del sangue generale e biochimico. Il rilevamento dell’agente patogeno viene effettuato utilizzando vari test sierologici e diagnostica PCR. Anche l’esame microscopico è informativo. Il piano di esame può essere integrato da elettrocardiografia, esame ecografico dei linfonodi e così via.
Il trattamento per tale infezione consiste in farmaci antibatterici. La durata della loro ricezione può essere fino a tre settimane. Parallelamente vengono prescritti antistaminici, misure di disintossicazione e così via.
Prevenzione dello sviluppo della malattia
I principi della prevenzione si basano sull’individuazione tempestiva dei malati, evitando il contatto con loro, nonché sulla lotta contro gli insetti succhiatori di sangue.